In Spagna il numero di contagiati per coronavirus ha superato quota 18mila mentre i decessi si avvicinano alle 900 unità. Madrid è il focolaio principale. Nella capitale spagnola i dati assomigliano a quelli registrati in Lombardia, la regione più colpita dell'Italia, a sua volta Paese più colpito d'Europa.
Le ultime 24 ore sono state drammatiche con 3.500 casi in più e 150 vittime da aggiungere al conteggio della guerra silenziosa contro il Covid-19. In tutto ci sono quasi mille persone ricoverate in terapia intensiva ma la cifra potrebbe già sfondare il tetto dei mille nel prossimo bollettino sanitario. La Comunità di Madrid è la più colpita, con 6.777 positivi, 498 morti e 590 pazienti proprio in terapia intensiva. A seguire troviamo la Catalogna con 2.702 contagi e i Paesi Baschi con 1.190.
La situazione è drammatica e lo dimostra un documento sull'emergenza provocata dal nuovo coronavirus preparato dal gruppo di lavoro di bioetica della Società spagnola di medicina intensiva, Critica e Unità Coronarie (Semicyuc) e il cui contenuto è stato concordato con la Società spagnola di medicina interna (Semi), di cui dà conto il quotidiano El Mundo.
Il testo sottolinea che, in uno scenario critico come quello spagnolo e in un contesto di risorse limitate, le persone con le migliori possibilità di sopravvivenza devono avere la priorità per essere ricoverate in unità di terapia intensiva. "Ammettere un ingresso – si legge nel documento - può significare negarne uno a un'altra persona che potrebbe beneficiarne di più, quindi è necessario evitare il criterio dell'accesso in base agli arrivi".
“Massimizzare il beneficio comune”
A detta degli intensivisti e degli internisti, la limitatezza delle risorse in una situazione di pandemia come quella attuale richiede "di concordare una serie di criteri tecnici ed etici comuni". Il primo che propongono è che l'ammissione in terapia intensiva si basi sul "massimizzare il beneficio comune. Nei pazienti critici con patologie critiche diverse dal Covid-19, dovrebbe essere data priorità a che ne beneficia maggiormente".
Nel frattempo nel mondo 90 Paesi hanno vietato l'ingresso agli spagnoli o hanno sospeso i collegamenti con il Paese iberico. Altri 32 Stati impongono modalità di quarantena per i viaggiatori in arrivo dalla Spagna.
Il governo spagnolo ha invece ordinato la chiusura degli hotel a eccezione di quelli messi a disposizione dei servizi sanitari. In una disposizione pubblicata nella Gazzetta ufficiale dello Stato, scrive El Pais, l'esecutivo ordina la sospensione dell'apertura al pubblico di tutti gli hotel e alloggi simili e di brevi soggiorni come roulotte, entro sette giorni, in tutto il Paese.
Vale un'eccezione per chi aveva un alloggio
di lunga permanenza al momento della dichiarazione dello stato di emergenza ma le condizioni di isolamento devono comunque essere soddisfatte e non possono essere accettati nelle strutture nuovi clienti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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