Per Emmanuel Macron non c'è pace. La Corte dei conti, nel suo rapporto annuale, traccia un quadro a tinte molto fosche delle finanze della Francia. E soprattutto mette in a serio rischio le misure approvate dall'Eliseo per placare l'ira dei gilet gialli.
L'istituzione finanziaria chiede al governo di risanare "in profondità" le finanze pubbliche "fortemente indebolite" dai provvedimenti varati dal governo di Parigi dopo la crisi delle manifestazioni dei gilet gialli. Per la Corte dei conti, la Francia ha di fronte un "quadro preoccupante" per le finanze pubbliche, "con molteplici punti di fragilità, non solo per l'anno in corso". E da Parigi puntano soprattutto alla questione del deficit, innalzato al 3,2%.
La Corte dei conti chiede al ministero dell'Economia di "rivedere rapidamente la sua valutazione macroeconomica". E su questa fragilità pesano in particolare i provvedimenti per 10 miliardi di euro voluti da Macron e dal governo per aumentare il potere di acquisto dei francesi.
Didier Migaud, primo presidente dell'istituzione francese, parla di "amplificare e rendere sistematica la modernizzazione dei servizi pubblici per renderli più efficaci ed efficienti", oltre alla sua espressa richiesta al governo di "definire un piano di risparmio per 1,5 mld di euro in modo da compensare un aumento del deficit di 3,7 mld di euro".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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