Era già successo lo scorso gennaio a Ninive, in Iraq. Alcuni omosessuali erano stati brutalmente giustiziati dai miliziani dello Stato islamico. Portati su torre e gettati giù. Poi la morte.
Ora cambia il luogo, ma la barbarie rimane la stessa. Questa volta siamo a Raqqa, in Siria.
Un uomo - accusato di essere omosessuale - viene portato su un tetto e poi viene scaraventato giù. La folla attende lo schianto e in mano tiene dei sassi, pronta a lapidarlo, nel caso in cui dovesse sopravvivere.
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