Cosa succede negli Stati Uniti in caso di shutdown

Migliaia di dipendentei pubblici saranno senza uno stipendio fino a una soluzione

Mick Mulvaney, direttore dell'Ufficio budget, parla alla Casa Bianca
Mick Mulvaney, direttore dell'Ufficio budget, parla alla Casa Bianca

Era successo il primo ottobre del 2013, è successo di nuovo stanotte. In mancanza di un accordo tra democratici e repubblicani, il Senato degli Stati Uniti ha decretato lo shutdown, lo stop alle attività federali che è conseguenza diretta della mancanza di un'intesa sul finanziamento delle attività federali.

Ciò che significa, praticamente, è che tutte le attività governative non essenziali da questa notte sono in pausa. La macchina dell'amministrazione pubblica è ridotta all'essenziale, come accadde nel 2013, quando 800mila dipendenti rimasero a casa senza stipendi, con le agenzie che li impiegavano ferme fino a nuovo ordine.

Quanto accadde allora per l'Obamacare, la riforma sanitaria voluta da Obama, si ripete ora su altri temi, in primis quell'accordo mancato sui Dreamers, i figli di immigrati regolari arrivati negli Stati Uniti da bambini, che preoccupa la minoranza democratica e a cui l'amministrazione ha tolto le garanzie di cui godevano.

Lo shutdown non avrà effetti su strutture essenziali come la Casa Bianca e il Congresso, che seppure con un personale ridotto rimarranno attive, così come il Pentagono, anche se la puntualità nel pagamento degli stipendi ai militari non è garantita se lo shutdown dovesse continuare dopo l'1 febbraio.

Se nel 2013 era stata serrata totale per i parchi nazionali e i musei, questa volta Trump ha invitato a non chiudere tanto loro quanto le agenzie essenziali, se i loro finanziamenti non dipendono direttamente dal processo di finanziamento che si ripete ogni anno.

A chiudere saranno però altre istituzioni molto care agli americani, dal National Zoo allo Smithsonian museums, che apriranno però i cancelli nel weekend, a differenza di quanto accade nel 2013. Chiusa sarà la Biblioteca del Congresso.

Poco cambierà a Washington. Se con l'ultimo shutdown in crisi era andata anche la raccolta dei rifiuti, ora il sindaco Vincent Grey ha invece chiarito che farà ricorso ai fondi di emergenza per evitare che si ripetano episodi di quel tipo.

Gli Istituti nazionali di sanità non potranno però accettare nuovi pazienti per i test clinici. Nessun problema per chi già è stato ammesso. Le poste continueranno a funzionare, perché godono di finanziamenti indipendenti.

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