Il "David" ballerino è arrivato a Pechino

Roberto Bolle al Centro Nazionale per le Arti dello Spettacolo. L'intervista

Il "David" ballerino è arrivato a Pechino

È un “principe ballerino” di nazionalità italiana noto in tutto il mondo. È l’Étoile del Teatro alla Scala di Milano e il “principal dancer” dell’American Ballet Theatre di New York. Viene considerato dal pubblico come un “David che cammina”, un “Apollo moderno”, “un dono del cielo”. Stiamo parlando di Roberto Bolle, il ballerino italiano considerato in Italia un “tesoro a livello nazionale”. Il 10 novembre ha messo in scena con altri cinque colleghi, tra i migliori al mondo, un magnifico balletto parte del RB&Friends al National Centre for the Performing Arts di Pechino, conquistando con la sua professionalità il pubblico cinese. Il “principe ballerino” Roberto Bolle, 43 anni, è uno degli artisti di maggiore richiamo al mondo. Dotato di un viso e di un fisico scultorei, brilla naturalmente di luce propria, ma non solo: possiede anche un’espressività non comparabile a quella dei ballerini appartenenti alla sua generazione.

Roberto Bolle ha cominciato a studiare il balletto all’età di sette anni, entrando all’Accademia del Teatro alla Scala, dove ha proseguito la sua carriera fino a diventare primo ballerino. Ha interpretato quasi tutti i ruoli principali nei repertori delle celebri opere classiche del balletto, esibendosi con le principali compagnie di danza del mondo, tra cui il Royal Ballet di Londra, lo Stasatsoper di Berlino, la Compagnia del Bolshoi di Mosca, il Teatro Mariinskij e il Tokyo Ballet. In qualità di ballerino ospite, Roberto Bolle ha danzato al Buckingham Palace per la regina Elisabetta e in grandi eventi come la cerimonia d’inaugurazione dei Giochi Olimpici invernali di Torino. È anche il primo ballerino al mondo ad essere contemporaneamente Étoile del Teatro alla Scala di Milano e “principal dancer” dell’American Ballet Theatre di New York. 15 anni fa, Bolle, ha deciso di cimentarsi in una nuova sfida: ha cominciato a progettare un grande spettacolo, un connubio di danza classica e moderna con ballerini di alto livello dai teatri di tutto il mondo, come Dinu Tamazlakaru e Daniel Camargo, per reinterpretare celebri opere classiche o coreografie moderne originali.

A differenza di quanto accade solitamente, il RB&Friends non va in scena soltanto all’interno di teatri chiusi, ma viene rappresentato anche in luoghi all’aperto, così da mettere in risalto il fascino artistico della danza in meravigliosi scenari ricchi di storia, come Piazza del Duomo a Milano, il Colosseo, Piazza San Marco a Venezia, o in città come Zagabria, Atene e Tokyo. Roberto Bolle ci ha rivelato qual è stata l’intenzione all’origine di questo progetto all’avanguardia: “L’idea nasce proprio dalla volontà di portare uno spettacolo di danza con bravi artisti e con un bel repertorio ad un pubblico più vasto di quello che magari veniva a vedermi alla Scala, o al San Carlo, o all’Opera House. Abbiamo iniziato da piccoli teatri e siamo arrivati in grandi luoghi e anche in grandi piazze - come Piazza Duomo a Milano, Piazza del Plebiscito a Napoli - tutti veramente molto belli, non solo in Italia, ma anche nel mondo. L’Arena di Verona, uno dei siti principali per le esibizioni del RB&Friends, è un anfiteatro bellissimo che contiene 14 mila persone, e vi abbiamo riportato il balletto, dopo vent’anni di assenza. Quindi, per me è stato un grande successo e una grande felicità esibirci davanti a migliaia di spettatori”.

Grazie al RB&Friends possiamo goderci una serie di repertori classici del balletto noti a tutti come Lago dei cigni, Schiaccianoci, Giselle e Romeo e Giulietta, sperimentando da vicino anche la perfetta commistione della tecnologia delle luci e delle ombre e le coreografie moderne. È così che Roberto Bolle assume le sembianze di un robot ballerino che accompagna le scene sullo schermo a LED oppure diventa l’Uomo Vitruviano di Leonardo Da Vinci. Secondo Bolle, l’unione di tecnologia e classicità della danza arricchisce lo spettacolo, accorciando anche la distanza che separa questa forma d’arte così antica dai giovani: “Sì, devo dire che per me l’importante è quello di poter dare al pubblico della danza di qualità - classica, moderna, contemporanea – e uno sguardo al futuro, quindi anche con elementi virtuali, digitali, quello che adesso la tecnologia può dare”. Il senso estetico è una dote innata negli italiani. Michelangelo, uno dei grandi maestri del Rinascimento, ha lasciato ai posteri il David. Dotato di un viso scultoreo tipico delle statue greche, di un fisico che raggiunge la perfezione estetica e di un corpo che si muove in modo assolutamente regolare e armonioso, Roberto Bolle è considerato la versione reale del David di Michelangelo. Il ballerino italiano oltre a primeggiare nel balletto moderno, è anche entrato nelle grazie del mondo della moda. Ai maestri di moda piace spesso trarre ispirazione da lui. Bolle ci ha rivelato che nonostante sia molto riconoscente per il corpo che ha avuto in dono, ritiene che l’impegno con cui bisogna affrontare ogni sessione di allenamento sia la cosa che più conta: “Sono tante ore di allenamento. Sicuramente da una parte ho una dote fisica, un dono - diciamo - che viene dal cielo e non dipende da me. Questo talento naturale e questo dono, il fisico, richiede comunque abnegazione. È come uno strumento musicale che deve essere sempre tenuto al massimo livello. Quindi, c’è molta disciplina e molto lavoro quotidiano...”.

Per un minuto sul palco, sono necessari oltre dieci anni di allenamento. Bolle ci ha detto che occorre allenarsi ogni giorno. Sono pochissimi i giorni di vacanza: una decina di giorni in estate, qualche giorno durante le feste di Natale, e un massimo di quattro o cinque giorni nel resto dell’anno. Questi sono i giorni di vacanza che può concedersi un ballerino del suo livello: “Non tanti, perché il fisico ha sempre bisogno comunque di tenersi in allenamento, e più mi alleno meglio sto. È un po’ una “prigione”, sono cioè obbligato ad allenarmi, perché sento di stare bene, e il fatto che io stia meglio se faccio esercizi mi obbliga in qualche modo a dare al mio corpo quello che ha avuto ogni giorno. È molto bello essere in vacanza, ma le vacanze si pagano! Quindi, dopo, è molto, ma molto più difficile ricominciare!”. Essendo un ballerino “nato per l’arte”, in oltre 40 anni Bolle vi ha impegnato quasi tutta la propria energia.

Sebbene il “David ballerino” abbia già raggiunto la vetta della piramide nel campo della danza - e ogni anno continui ad andare in tournée in giro per il mondo, facendo anche qualche incursione nei circoli della moda - possiamo ancora percepire nelle sue parole e nel suo contegno l’innocenza e la naturalezza provenienti dal profondo del suo cuore.

Questo magari non ha a che fare con i risultati raggiunti, ma con l’amore e la dedizione con cui si cimenta nell’arte della danza: “La danza è la mia passione”, prosegue Bolle, “è qualcosa che mi dà una grande gioia, un grande entusiasmo e mi permette di essere al meglio, di raggiungere risultati artistici e anche umani. Mi ha veramente cambiato, forgiando il mio carattere, la mia personalità, i miei sentimenti Mi ha creato come essere umano e, per questo, le devo veramente tantissimo”.

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