È dal 1983 che in Francia chiunque sia dichiaratamente omosessuale non può donare il sangue, per via di una norma introdotta in tempi in cui il rischio legato all'Aids era un tema più sentito e mai più rivista. Da questa primavera, tuttavia, qualcosa cambierà.
Il ministro della Salute francese, Marisol Touraine, ha annunciato che nel giro di qualche mese anche ai gay sarà consentito donare il sangue, ma che sarà necessario osservare alcune precauzioni comunque piuttosto stringenti.
Per donare il plasma dovranno rispettare le stesse regole previste per gli eterosessuali: non avere avuto rapporti con più di un partner nei quattro mesi precedenti. Ma per il sangue le cose sono più complesse. Un donatore uomo omosessuale dovrà non avere fatto sesso nei dodici mesi precedenti perché possa essere accettato.
"Stiamo mettendo fine a una discriminazione basata sull'orientamento sessuale", ha annunciato il ministro
della Sanità. Ma i gruppi che rappresentano la comunità Lgbt sono un po' meno convinti e vorrebbero restrizioni più eque. "È un insulto e un passo indietro", ha commentato Frédéric Pecharman, coordinatore di Homodonneur.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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