Ecco cosa c'è dietro le "lettere" che possono cambiare il mondo

L'analisi della grafia di Biden e di Trump rivela quale personalità potrebbe guidare gli Stati Uniti nei prossimi 4 anni. E il risultato non è scontato...

Ecco cosa c'è dietro le "lettere" che possono cambiare il mondo

Donald Trump Osservando la grafia di Donald Trump emerge un carattere impulsivo con note di aggressività verbale che può sbalordire l’interlocutore, anche se tale atteggiamento sembra un modo per mascherare un’emotività che lo rende a volte instabile d’umore (vedi grafia che discende, uso dello stampatello misto a corsivo). Possiede senso estetico, originalità di pensiero e d’azione, ma anche mascheramento, astuzia e capacità di giostrare le cose a proprio favore. La firma, con quegli allunghi superiori così pronunciati, che s’innalzano con veemenza a mo’ di “guglie”, mette in risalto un Io sociale che ama la sfida. Il temperamento è sanguigno e collerico insieme e ciò lo porta ad essere sempre attivo e, come una pentola sempre in ebollizione, alla continua ricerca di soluzioni, magari non del tutto soppesate. La contorsione degli assi letterali tra loro lo fa essere tenace, evidenziando il contrasto che sembra spingerlo a trovare soluzioni anche ardite (vedi lettere acute in alto). Secondo Padre Girolamo Moretti, chi ha scrittura contorta, come la sua, è atto al governo: “un governo forte che preme duramente la mano sopra i colpevoli”. Ci sono, inoltre, nella firma alcuni indicatori grafici che ricordano le firme di personaggi che, dopo aver creato un “impero” l’hanno visto sbriciolarsi per la troppa tracotanza o l’onnipotenza. (Qui la firma di Donald Trump)

Joe Biden Dall’analisi della scrittura e della firma ci troviamo davanti a un personaggio completamente diverso dal precedente; egli, infatti, si presenta in modo più semplice nei modi e nel portare aventi la politica servendosi proprio di questa sua immagine. La scrittura, ugualmente, rivela un gesto usuale che rispetta le regole grafiche, con lettere addossate segnale di un’ansia che potrebbe ostacolare il cammino specie nel sostenere a lungo le proprie convinzioni. Ciò non vale tanto per l’attuale campagna elettorale, ma piuttosto per il dopo, cioè per quando fosse eventualmente eletto Presidente degli Stati Uniti.

Concludendo, siamo di fronte a due personalità completamente diverse con intenti quasi opposti sia per quanto riguarda l’andamento della politica, sia per il comportamento personale: più determinato e combattivo Trump, più amicale e seduttivo Joe Biden.

joe biden

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