Il protocollo "London Bridge" sulla morte della regina Elisabetta II

Rivelati i documenti per affrontare la morte della regina e l'incoronazione del principe Carlo. Previste misure senza precedenti per gestire l'arrivo a Londra di milioni di persone e di capi di Stato di tutto il mondo

Il protocollo "London Bridge" sulla morte della regina Elisabetta II

Tra meno di due anni, il 2 giugno 2023, festeggerà il 70esimo anniversario dall'incoronazione. E a 95 anni Elisabetta II del Regno Unito gode ancora di ottima salute. Ma, vista l'età, i piani per gestire le ore e i giorni successivi alla morte della regina sono stati predisposti da tempo e aggiornati in continuazione, anche a causa della pandemia. Negli anni si sono rincorse indiscrezioni più o meno attendibili, tra le tante quella secondo cui il primo ministro verrebbe informato con una telefonata di poche parole: "Il London Bridge è caduto". Cosa fosse vero o meno si scopre oggi: il sito Politico.eu, infatti, è riuscito a visionare i documenti ufficiali con ogni dettaglio. Carte che rivelano una preparazione maniacale in vista di un evento che scuoterà il Regno unito e non solo e per il quale le autorità prevedono un afflusso senza precedenti nelle strade della capitale.

Le autorità britanniche hanno preparato due piani distinti: l'operazione "London bridge", per gestire la scomparsa di Elisabetta, e l'operazione "Spring Tide", per avviare la successione al trono del principe Carlo. Il giorno della morte è definito nei documenti "D-day". La prima preoccupazione sarà quella di avvertire le più alte cariche del Regno. Il primo ministro sarà informato dal segretario personale della regina. A dare l'annuncio alla nazione sarà l'Associazione nazionale della stampa. Nel frattempo, tutte le bandiere che sventolano su Whitehall, la strada che collega Trafalgar Square a Parliament Square dovranno essere ammainate entro 10 minuti per evitare "rischi di rabbia popolare". Sulla questione le carte si soffermano a lungo, anche perché anni fa un'esercitazione al rilento sollevò preouccupazioni. I lavori del parlamento inglese e di quello scozzese verranno sospesi.

Come immaginabile la questione social sarà centrale. La home page del sito della famiglia reale verrà aggiornata ad una schermata nera, con un breve messaggio di conferma della morte. Il sito del governo inglese e quelli dei ministeri mostreranno un banner nero, tutte le pagine social interromperanno la normale attività. Poco più tardi, la famiglia reale annuncerà la data dei funerali, prevista dieci giorni più tardi. La prima autorità a parlare al pubblico sarà il primo ministro, mentre in serata il nuovo re Carlo parlerà in diretta alla nazione.

Il giorno dopo, indicato nei documenti con la sigla "D+1", il Consiglio di successione verrà convocato per proclamare formalmente il passaggio della crona sulla testa del nuovo monarca. Dopo tre giorni, re Carlo partirà per un tour del Regno Unito la cui prima tappa sarà Edinburgo. Il quarto giorno, la salma di Elisabetta verrà trasferità al palazzo di Westminster, dove il pubblico potrà renderle omaggio per 23 ore al giorno. Intanto il governo sarà assorbito dall' "immenso carico di lavoro" per la preparazione del funerale, che comprenderanno l'organizzazione degli arrivi di capi di Stato e Vip e l'attivazione delle misure di sicurezza.

I funerali

verranno celebrati dopo dieci giorni. Per l'occasione verrà decretata una "giornata di lutto nazionale", anche se, precisa il piano, se non dovesse cadere nel weekend ai lavoratori non sarà garantito alcun giorno di ferie.

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