La sinistra riapre la caccia ad Arianna

Nuovi attacchi contro la sorella della premier, rea di aver guidato la direzione Fdi

La sinistra riapre la caccia ad Arianna
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La sinistra riprende la caccia contro Arianna Meloni. Un'ossessione. Una batteria di fuoco, incessante, che colpisce la famiglia del presidente del Consiglio. È bastata la riapparizione, sabato pomeriggio, alla direzione nazionale di Fdi, da parte della sorella della premier per riaccendere i cannoni delle opposizioni. Dunque, si riapre la caccia ad Arianna, già nel bersaglio delle interrogazioni della sinistra. Dalle nomine nelle partecipate di Stato al caso Sangiuliano: la sinistra vede il fantasma di Arianna ovunque. In Parlamento, all'estero, nelle aziende di Stato.

I più agguerriti sono i renziani. Eccolo Davide Faraone, capogruppo Iv alla Camera, che mette nel mirino la sorella Meloni: «In assenza di Giorgia Meloni, oggi è la sorella Arianna che indica la linea al Paese. L'Italia del merito: basta nepotismo, solo sorellismo» scrive su X il renziano. La foga però non si ferma. «La sorella del capo del governo chiude la direzione nazionale del partito invitando tutti a sostenere il capo del Governo. Succede solo in Italia e in Corea del Nord», rincara Matteo Renzi. Il segretario del Psi Enzo Maraio non si sottrae al tiro al piccione: «Meloni come Frodo? Si convincano che Palazzo Chigi non è la Terra di Mezzo. Ad Arianna Meloni ed ai dirigenti di Fdi, che con i mondi di mezzo hanno difficoltà, ricordiamo che il governo di un Paese è cosa seria. Presto la loro propaganda cederà il passo ai fatti. Basta con il vittimismo quando hanno torto su grandi questioni» attacca l'alleato di Schlein.

In difesa di Arianna scendono i dirigenti del partito. Salvatore Deidda, presidente della commissione Difesa: «Insultano, creano banner e immagini con la premier Giorgia Meloni con programmi di grafica con l'Intelligenza artificiale, entrano in merito alle nostre assemblee di partito come se Arianna Meloni fosse stata imposta come presidente del Consiglio e non fosse una militante e una dirigente che è cresciuta con noi da 35 anni. Questa è l'alternativa a Giorgia Meloni e ai Fratelli d'Italia? Su X ho chiesto al collega Davide Faraone se mi può elencare i partiti e le coalizioni che hanno eletto e portato in Parlamento marito e moglie, fidanzato e fidanzata e compagno e compagna. Se parliamo di famiglie, meglio fare chiarezza».

Un altro parlamentare Fdi che si schiera al fianco di Arianna Meloni è Antonio Baldelli: «Ieri a Roma si è svolta la Direzione Nazionale di Fratelli d'Italia, un momento di confronto interno al partito in vista del giro di boa della metà legislatura. Non si è trattato, evidentemente, di una seduta del Consiglio dei Ministri, un dettaglio che i deputati di Italia Viva, cui resta solo la polemica, potrebbero facilmente cogliere solo sfogliando un qualsiasi manuale di diritto costituzionale».

I partiti di opposizione, appoggiati dalla stampa amica, dal giorno dell'insediamento del governo, hanno messo in piedi una vera e propria campagna contro Arianna Meloni. Le accuse sono svariate. Si va dalle nomine in Rai, Ales, Ferrovie dello Stato al caso Sangiuliano. Ma la sorella della premier viene tirata in ballo anche per i congressi di Fdi e per le proposte di legge.

Un esempio? La norma che vieta ai parlamentari italiani di essere pagati da Stati esteri (norma che tra l'altro già esiste al Parlamento europeo) viene attribuita alla regia di Arianna Meloni. C'è sempre la sagoma di Arianna in ogni angolo.

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