Ecco quanto vale la testa dei comandanti dell'Isis

La Casa Bianca pronta a scucire una fortuna per quattro dei principali esponenti del gruppo islamista

Nel fotogramma Tarkhan Batirashvili (a sinistra) e Abu Mohammed al-Adnani (con il volto oscurato)
Nel fotogramma Tarkhan Batirashvili (a sinistra) e Abu Mohammed al-Adnani (con il volto oscurato)

Sono quattro i nomi legati al sedicente Stato islamico aggiunti dagli Stati Uniti all'elenco dei terroristi su cui pende una taglia da milioni di dollari. Sono alcuni dei principali esponenti del gruppo islamista, dal suo portavoce al comandante delle operazioni militari del cosiddetto Califfato.

Si chiama Rewards for Justice il programma statunitense che offre ricompense milionarie in cambio di obiettivi di rilievo. Una nota del dipartimento di Stato ha annunciato ieri che ora ne fanno parte quattro nuovi nomi.

Il primo è quello di Abdel Rahman Mustafa al-Qaduli, un jihadista di lungo corso, che dallo scorso maggio è stato inserito nelle lista dei terroristi globali. Secondo l'amministrazione americana in passato è stato il numero di Abu Musab al-Zarqawi, il leader di al-Qaida in Iraq ucciso nel 2006. Nel 2012 si è unito all'Isis, passando in Siria dopo la liberazione da un carcere iracheno.

Accanto al suo nome c'è quello di un pezzo da novanta del sedicente Stato islamico. Se per al-Qaduli gli Stati Uniti sono disposti a sborsare sette milioni di dollari, cinque ne andranno a chi sia in grado di dare informazioni di rilievo su Abu Mohammed al-Adnani.

Siriano, sui quarant'anni, è uno dei principali esponenti della gerarchia del gruppo, il portavoce ufficiale, la cui voce è stata diffusa in molti messaggi. Come quello - per citarne uno - che ha confermato l'adesione dei nigeriani di Boko Haram alle schiere degli islamisti di al-Baghdadi. Sul leader pende una taglia da dieci milioni.

C'è anche Tariq bin al-Tahar bin al-Falih al-Awni al-Harzi tra i nomi su cui pende una forte taglia. Da tre milioni in questo caso. Il 33enne di origini tunisine è accusato di avere raccolto fondi dagli Stati del Golfo, prima di passare in Siria e mettersi alla testa di un'unità di uomini destinati alle operazioni suicide.

Non ultimo Tarkhan Batirashvili.

Neppure trentenne, georgiano originario del Pankisi Gorge, per l'America vale cinque milioni di dollari. Arrivato in Siria con un gruppo di jihadisti "ceceni", si è unito poi allo Stato islamico. È il comandante delle operazioni militari dell'Isis in Siria.

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