Sono 52 i poliziotti egiziani uccisi e sei quelli feriti in uno scontro a fuoco con un gruppo di miliziani islamisti nel deserto a sud-ovest del Cairo.
È questo il tragico bilancio dell’imboscata che ha colpito ieri notte le forze di polizia egiziane mentre percorrevano la strada che porta all’oasi di Bahariya, nel governatorato di Giza, per effettuare un blitz nel covo di un gruppo islamista. Secondo l’agenzia Reuters, citata dai media americani, i poliziotti stavano seguendo una pista che portava al nascondiglio, nel deserto della regione di Giza, di otto sospetti membri del gruppo Hasm, un'organizzazione islamista che ha rivendicato numerosi attacchi contro giudici e poliziotti, come quello del dicembre del 2016 ad un posto di blocco della polizia nei pressi del complesso delle piramidi di Giza, in cui persero la vita sei agenti.
Secondo le prime ricostruzioni il convoglio, composto da quattro SUV e da un veicolo del ministero degli Interni, è stato attaccato all’improvviso da un gruppo di miliziani che hanno iniziato a sparare con i lanciarazzi, colpendo le auto con ordigni esplosivi. Nello scontro, secondo quanto ha riferito il ministero dell’Interno egiziano, sarebbero rimasti uccisi anche alcuni terroristi. Le autorità del Cairo non hanno ancora fornito un bilancio ufficiale delle vittime. Si sa però che 23 dei 52 poliziotti uccisi sarebbero ufficiali. Al momento il presidente egiziano Abd al-Fattah al-Sisi non ha disdetto la sua partecipazione alla cerimonia commemorativa del 75esimo anniversario della battaglia di El-Alamein, prevista per la giornata di sabato.
Il governo egiziano è impegnato a contrastare i gruppi islamisti presenti nella penisola del Sinai che nel 2014 hanno giurato fedeltà al Califfo al Baghdadi. Dal 2013 i miliziani jihadisti si sono resi responsabili di agguati che hanno portato alla morte di centinaia di poliziotti e militari egiziani. Ad essere presi di mira da gruppi come Ansar Bait al-Maqdis, affiliato all’Isis, sono anche i turisti e i cristiani copti.
Decine di fedeli sono morti lo scorso aprile nella strage della domenica delle Palme a Tanta ed Alessandria, mentre a maggio 35 pellegrini, tra cui molti bambini, diretti in un monastero nella regione di Minya, sono stati freddati a colpi di fucile da un commando jihadista. La settimana scorsa, ad essere ucciso a coltellate in un quartiere alla periferia nord del Cairo è stato un sacerdote copto, padre Samaan Shehata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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