"Era armato...". Il mistero del drone caduto che preoccupa l'Europa

Il modello, di produzione sovietica, risulta in dotazione alle forze armate ucraine

"Era armato...". Il mistero del drone caduto che preoccupa l'Europa

Arrivano i primi risultati delle indagini condotte per far luce sul mistero del drone precipitato nel quartiere Jarun di Zagabria (Croazia) nella serata dello scorso giovedì 10 marzo: il velivolo sarebbe stato impiegato per trasportare armi.

Cosa accadde

Lo schianto del mezzo, per fortuna, non provocò alcun ferito, anche se venne a crearsi un cratere del diametro di circa 3 metri e risultarono danneggiate in modo evidente almeno una quarantina di auto posteggiate nelle vicinanze dell'impatto col suolo. Un impatto a cui non seguì alcun incendio, cosa che fece sospettare fin da subito che il drone fosse precipitato perché rimasto a corto di carburante. Le prime ricognizioni documentarono che si doveva trattare del modello Tu-141, di produzione sovietica ma in dotazione all'esercito Ucraino. E proprio dall'Ucraina si sospettava che lo stesso mezzo provenisse.

Il presidente croato Zoran Milanovic, allarmato dall'episodio, parlò della necessita di investire fondi da destinare al sistema di difesa aerea del Paese. "Ho già richiamato l'attenzione sulle carenze del nostro sistema di difesa aerea, e ora è il momento giusto per iniziare a svilupparlo, e velocemente, anche se è improbabile che qualcosa del genere accada di nuovo", dichiarò. "Abbiamo visto tutte le carenze che esistono e il fatto che possiamo fare affidamento sulla Nato, ma questa è la decisione che prendiamo".

Le dichiarazioni odierne

Secondo quanto riferito dal presidente Milanovic al termine del vertice straordinario della Nato a Bruxelles, alcuni "pezzi grossi" della Nato non erano a conoscenza dell'episodio. "Si vedeva dalla loro espressione", ha dichiarato Milanovic."Non è 'Ballando con le stelle', quello che è accaduto è un pò diverso". Il presidente croato ha detto di aver parlato anche con Orban, dato che si suppone che il drone abbia attraversato lo spazio aereo dell'Ungheria. "Speriamo che non accada di nuovo. Ma non è una questione della Nato, il primo Paese avrebbe dovuto reagire a questo, ed è l'Ungheria. Immagino che non accadrà la prossima volta", ha concluso.

Trasporto di armi

Secondo il primo ministro Andrej Plenkovic, il mezzo trasportava degli ordigni bellici.

"L'indagine è in corso, è importante che tutte queste perizie condotte dai servizi professionali, dal ministero dell'Interno e dal ministero della Difesa siano complete e accurate", ha dichiarato il premier.

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