Siete stati appena arrestati in Perù con una decina di chili di cocaina da portare in Europa? Non disperate perché, come ha svelato la BBC in un bel reportage tv, se vi dichiarate colpevoli (fatelo in ogni caso, anche se non lo siete – l’ultima moda dei narcos è infatti mettere la coca nel bagaglio da spedire in Occidente ad insaputa del passeggero) dopo un paio di anni di carcere potrete tranquillamente tornare a casa vostra, anche se condannati per altri 5-6 anni.
Come? Semplicemente pagando 600 dollari agli agenti corrotti dell’aeroporto della capitale peruviana che, in cambio, timbrano qualsiasi passaporto.
“Il sistema è rodato e tutti i carcerati stranieri sanno di questa possibilità”. A rivelare alla BBC questo schema cha va avanti da anni e che da un lato arricchisce i corrotti e dall’altro ‘alleggerisce’ un sistema carcerario al collasso, è stata Lilian Allen.
Arrestata nel 2011 con 7 Kg di cocaina nel bagaglio, condannata ad otto anni di carcere, appena ottenuto l'assegnamento al servizio sociale fuori dal carcere, dopo due anni – questo solitamente il massimo che stanno 'dentro' gli occidentali arrestati per narcotraffico – ha subito approfittato dell’organizzazione clandestina che, a pagamento, fa rientrare a casa loro le ‘mule’ (così si chiama chi trasporta cocaina).
“Oltre alla sottoscritta, altre 5 donne inglesi hanno usufruito dello stesso ‘servizio’” assicura la Allen ed allargando l’inchiesta a tutti gli occidentali arrestati per
narcotraffico in Perù – su tutti francesi ed italiani - si stima che almeno un centinaio di condannati per droga, pagando la tangente, lascino ogni anno illegalmente il paese andino per rientrarsene a casa, indisturbati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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