"Poliziotta incinta uccisa davanti ai parenti": l'orrore dei talebani

Le immagini choc stanno facendo il giro del web. I talebani hanno respinto le accuse, ma i familiari della donna e i testimoni parlano di un brutale assassinio

"Poliziotta incinta uccisa davanti ai parenti": l'orrore dei talebani

È stata barbaramente uccisa all'interno della sua abitazione a Firozkoh, nella provincia di Ghor (Afghanistan), l'ex agente di polizia Banu Negar, incinta di sei mesi e già madre di un bimbo nato da poco. A commettere il terribile crimine, secondo quanto riferito dal giornalista afghano Bilal Sarwary e dalla Bbc, un gruppo di sicari inviato dai talebani, che avrebbero deciso di perseguitare i poliziotti appartenenti al vecchio regime di Ashraf Ghani.

Stando alle notizie riportate, infatti, attualmente le forze talebane starebbero andando di porta in porta per cercare ex membri delle forze di sicurezza afghane o alleati dell'Occidente, nonostante che avessero promesso di non procedere con le persecuzioni.

Quanto alla morte dell'ex agente, che aveva prestato servizio in una prigione del posto prima della caduta dell'Afghanistan, sui social locali stanno girando crude immagini nelle quali è possibile vedere delle macchie di sangue sul muro dell'abitazione della donna, così come il suo corpo avvolto in un telo. La morte, stando a quanto riferito dal The Sun, che ha riportato le notizie locali, sarebbe avvenuta fra le ore 20:00 e 22:00 di sabato.

Bilal Karimi, segretario del portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid, ha negato il coinvolgimento del gruppo militare, spiegando di stare indagando sulla vicenda. Non solo. Il segretario ha inoltre ribadito la scelta dei talebani di non perseguitare i membri della vecchia amministrazione.

I parenti della vittima, però, parlano di un vero e proprio massacro commesso dinanzi agli occhi del marito di Negar. Secondo il loro racconto, la donna sarebbe stata raggiunta in casa e perquisita da tre uomini armati che parlavano in arabo. Questi, dopo aver legato il resto della famiglia, avrebbero poi infierito su di lei.

La vicenda è ancora da chiarire, anche se il clima di tensione e paura rende molto difficile risalire alla verità. Molti abitanti di Firozkoh non vogliono parlare proprio per timore di ritorsioni. Restano tante, in ogni caso, le segnalazioni di vere e proprie squadre armate che girano per le strade alla ricerca di coloro che vengono considerati nemici dei talebani.

Non solo gli ex alleati dell'occidente, ma anche le donne si sentono minacciate.

Proprio ieri a Kabul ha avuto luogo una protesta per riaffermare i diritti delle donne. Una manifestazione brutalmente stroncata dalle forze speciali talebane, che non hanno esitato ad utilizzare gas lacrimogeni e bastoni.

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