Quei 70 sottomarini della Corea del Nord pronti alla guerra

Tra poche ore conosceremo le reali intenzioni della Corea del Nord che ha annunciato un "grande evento". In Giappone atterrato uno sniffer. I sottomarini di Pyongyang.

Quei 70 sottomarini della Corea del Nord pronti alla guerra

Entro 48 ore conosceremo le reali intenzioni della Corea del Nord. Il Giorno del Sole, anniversario dalla nascita dell'Eterno leader e fondatore della patria Kim Il-sung, cadrà sabato prossimo, 15 aprile.

Il regime ha ordinato ai giornalisti stranieri di prepararsi ad un “grande evento”. Non sono emersi dettagli, mentre sono circa 200 i giornalisti stranieri che hanno raggiunto Pyongyang per il 105° anniversario del Giorno del Sole.

Il grande evento non va inteso soltanto in senso militare. Lo scorso anno, ad esempio, il grandioso evento annunciato si rivelò essere un concerto pop per celebrare la conclusione del Congresso del Partito. Potrebbe essere anche l’occasione per inaugurare la strada dei grattacieli Ryomyong, nel centro di Pyongyang o svelare i Treni della Morte.

Nell’ultima settimana, i media della Corea del Nord hanno mostrato senza sosta le prove della parata militare che sfilerà nel centro di Pyongyang. Il messaggio è evidente: l’unica preoccupazione di Kim Jong-un, così come suo padre, è quella di proiettare un’immagine di forza nella regione. Nelle prossime ore, quindi, assisteremo al medesimo spettacolo di sempre: cittadini costretti a piangere dinanzi le sorridenti foto del fondatore dello Stato in parata solenne. Quelle immagini, così come avvenuto per le precedenti occasioni, dimostrano le reali condizioni di oppressione in cui i vivono nordcoreani vivono.

Per capire ancora di più la valenza dello spettacolo che tra poche ore si svolgerà a Pyongyang, sarebbe opportuno conoscere qualche dato.

Conoscere la Corea del Nord

Il 70 per cento della popolazione della Corea del Nord lamenta insicurezza alimentare, definita come “mancanza di un accesso affidabile e regolare al cibo nutriente”. Circa 7 milioni di persone vivono senza un accesso costante all'acqua potabile. Le donne in gravidanza non ricevono sufficienti cure prenatali, con conseguente alto livello di anemia e di sottosviluppo infantile. La malnutrizione è molto diffusa e colpisce il 30 per cento dei bambini sotto i cinque anni. L’economia è in gran parte chiusa ai mercati globali e senz'altro deficitaria rispetto alla capacità produttiva della regione. Il PIL della Corea del Nord per abitante la colloca tra i paesi più poveri del mondo. La maggior parte delle risorse del paese sono di proprietà dello Stato. Scarsa l’industrializzazione. L’organismo politico gestisce i campi di prigionia.

Il lato umanitario è raramente un punto focale sulla questione Corea del Nord. Gli Stati Uniti nelle ore scorse hanno precisato che non è loro obiettivo cambiare il regime. Il messaggio cela una verità disarmante a fronte di analogie storiche recenti. Il promettere migliori condizioni di vita e libertà politiche era alla base della logica dichiarata dietro le guerre in Iraq ed in Afghanistan. Per i diversi fattori che abbiamo analizzato nei giorni scorsi, vi è sempre un punto fondamentale: qualsiasi intervento deve essere sempre accompagnato da un piano concreto per affrontare le esigenze ed il benessere di una popolazione sofferente. I tratti di penna e l’improvvisazione hanno creato diversi mostri, ancora oggi non debellati.

In Giappone atterrato uno sniffer

Poche ore fa, intanto, è atterrato presso la Kadena Air Base di Okinawa, in Giappone, uno sniffer. Il Boeing WC-135 Constant Phoenix, è specificatamente progettato per raccogliere campioni nell’atmosfera e rilevare esplosioni nucleari. La flotta da ricognizione per l'osservazione di esplosioni nucleari, è composta da due velivoli gestiti dal 45th Reconnaissance Squadron. Gli sniffer così chiamati, hanno la capacità di campionare l’aria in tempo reale, contribuendo a confermare la presenza di un fallout nucleare illegale ed, eventualmente, determinare anche le caratteristiche della testata utilizzata. I WC-135 sono stati impiegati per tracciare l'attività radioattiva di Chernobyl nel 1986 ed a Fukushima nel 2011. I Constant Phoenix effettuano regolarmente turnazione in Corea del Nord. Le capacità di rilevare sostante chimiche sottovento sono state utilizzata anche nel 2013 in Siria. E’ l’ultimo tassello della forza militare statunitense schierata nella Regione che abbiamo analizzato nei giorni scorsi.

La flotta sottomarina della Corea del Nord

Pyongyang dovrebbe possedere circa 70 sottomarini di diverse dimensioni. Secondo le informazioni ufficiali, la flotta dovrebbe essere composta da venti battelli classe Romeo, quaranta classe Sang-O e dieci mini sottomarini classe Yono. Soltanto una manciata sarebbero stati riconvertiti per la tecnologia SLBM.

Così come avvenuto per i precedenti sistemi d’arma della Corea del Nord analizzati, queste sono supposizioni, tuttavia è innegabile che Pyongyang abbia compiuto progressi negli ultimi anni nello sviluppo dei sistemi missilistici da imbarcare sui sottomarini e nella tecnologia di rientro

Il missile Pukguksong-2

Lo scorso febbraio, dalla base aerea nella regione occidentale del Banghyeon, nella provincia Settentrionale del Pyongang, la Corea del Nord ha lanciato un missile balistico a raggio intermedio. La base Banghyon è la stessa utilizzata dalla Corea del Nord per lanciare i missili Musudan. Battezzato Pukguksong-2 o KN-11 Mod 2, è stato lanciato su una traiettoria alta con combustibile per 14 minuti di volo.

Il nuovo sistema d’arma ha raggiunto l'altezza di 550 km, coprendo una distanza di 500 chilometri prima di schiantarsi nel Mar del Giappone. Nei filmati diramati, il Pukguksong-2 è trasportato da un lanciatore di nuova concezione, probabilmente indigeno. Il missile, lanciato quasi ad angolo verticale, ha poi cambiato direzione in volo. L’agenzia di stampa ufficiale della Corea del Nord, Kcna, definisce il Pukguksong-2 come una “nuova arma strategica che può essere lanciata velocemente, in grado di sfuggire ai satelliti ed in grado di trasportare una testata nucleare”.

Sempre secondo la versione ufficiale, il missile Pukguksong-2 utilizzerebbe il combustibile solido. Acquisendo una capacità di attacco nucleare, Pyongyang porterebbe la sua minaccia ad un nuovo livello prospettando l’opzione di un intervento ben oltre la penisola coreana ed il potenziale per una ritorsione in caso di un attacco nucleare preventivo ricevuto. Tale tecnologia bypassa il sistema THAAD nella penisola coreana, a causa del suo raggio di intercettazione di 120 °. Un sottomarino, concettualmente, potrebbe lanciare il suo carico da qualsiasi direzione, rendendo vana anche la copertura Patriot in Giappone.

Il combustibile solido

Il propellente solido conferisce immediati tempi di reazione e prontezza di funzionamento. Il combustibile premiscelato in forma solida viene stivato direttamente nel missile. Avviato il processo di accensione, questo non può essere modificato o disattivato a differenza di quanto avviene nel combustibile allo stato liquido. Il flusso di carburante allo stato liquido può essere controllato così come la quantità di spinta prodotta può essere regolata, attivata o disattivata.

Il lancio a freddo

Secondo Pyongyang, il missile sarebbe stato lanciato a freddo ed i filmati confermerebbero tali dichiarazioni. I sistemi di lancio verticali avvengono in due modi. Nel lancio a caldo, il missile viene espulso grazie alla immediata accensione del sistema di propulsione del razzo. L’espulsione a freddo, come quella che sarebbe stata utilizzata dal Pukguksong-2, è generalmente utilizzata negli ambienti navali. Nella tecnologia a freddo, il missile è espulso dalla piattaforma di lancio tramite aria compressa. Nei sottomarini, l’accensione del primo stadio o fase di spinta, avviene dopo aver superato la superficie marina (il missile, avvolto da una bolla di gas, non tocca mai l’acqua). I vantaggi sono innegabili. Nel caso del Pukguksong-2 lanciato da terra, viene meno la componente progettata per dissipare il calore ed i fumi di scarico generati dal lancio del missile. L’immediato processo iniziale del lancio è difficilmente rilevabile dalla rete satellitare. Tuttavia, l’espulsione a freddo è influenzata nella sua fase di espulsione dai forti venti che ne possono alterare la precisione.

Il sottomarino da tremila tonnellate

Il 24 agosto scorso, la Corea del Nord ha lanciato con successo un missile balistico da un sottomarino. Il lancio è avvenuto nelle acque al largo della città di Sinpo, che ospita la principale base dei sottomarini del paese, nella provincia meridionale di Hamgyong. Il sottomarino classe Sinpo dovrebbe essere l’unico vettore di Pyongyang in grado di lanciare restando in immersione. Svelato nell’ottobre del 2014, è un vettore di 67 metri e con un dislocamento di 900-1500 tonnellate. Il disegno del sottomarino ricorda quello della classe Heroj, progetto iugoslavo acquisito da Pyongyang nel 1970. Rispetto ai test precedenti, il missile ha confermato i progressi della tecnologia SLBM, Submarine-Launched Ballistic Missile, in via di sviluppo nella Corea del Nord. Il missile è precipitato nella Air Defense Identification Zone del Giappone. Il missile KN-11/ Pukkuksong-1 dovrebbe essere basato sul vettore sovietico R-27 Zyb.

La classe Sinpo può trasportare un solo missile e lanciarlo a 10/15 metri sotto la superficie dell'acqua. E’ una profondità che pone il sottomarino a rischio di rilevazione rispetto alle più grandi piattaforme. Un sottomarino classe Ohio, potrebbe lanciare i suoi Trident a 120 metri di profondità.

Le specifiche del nuovo presunto sottomarino da tremila tonnellate sono avvolte nel mistero, ma se esistesse sarebbe in grado di trasportare tre missili e rappresenterebbe una reale minaccia. Il dislocamento gli conferirebbe una capacità di lancio posta a 50 metri di profondità. La tecnologia SLBM espone i fianchi della Corea del Sud mentre il sistema antimissile THAAD si concentra sull'identificazione delle minacce dal Nord.

Treni della morte

Annunciati ma non svelati, infine, i sistemi lanciamissili mobili a lunga gittata su rotaia. Il programma è stato annunciato un anno fa per “diversificare le capacità di attacco nucleare del paese contro il nemico”. Secondo le testimonianze raccolte da Radio Free Asia, il governo avrebbe realizzato sei lanciatori su rotaia. Sebbene il sistema ferroviario del paese sia fatiscente, sono comunque efficaci sotto l'aspetto strategico. La propulsione diesel, garantirebbe di operare anche sulle linee non elettrificate ed apparentemente dismesse. Tatticamente, un treno equipaggiato con un missile balistico intercontinentale ha senso perché impossibile da rilevare e, quindi, da neutralizzare. Utilizzano le stesse automotrici del trasporto civile ed i convogli sono identici a quelli in servizio. Il concetto del Nuke Train nasce come proiezione speculare terrestre del servizio deterrente balistico svolto dai sottomarini: i treni, però, sono molto meno costosi.

Dato che è impossibile determinare con precisione il luogo da dove potrebbero lanciare i missili, i convogli sono noti anche come treni della morte o treni fantasma. La deterrenza nucleare dipende dalla garanzia della distruzione mutua assicurata

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