Ricevette 50mila dollari per organizzare degli incontri tra un miliardario libanese, il presidente russo Vladimir Putin e il dirigente della compagnia petrolifera Total, Patrick Pouyanné, che avvennero nel 2015 tramite la sua società 2F Conseil.
È questa la nuova accusa rivolta a François Fillon, candidato conservatore in Francia, che arriva ancora una volta dalle pagine del Canard Enchaîné, lo stesso che pubblicò lo scandalo sui presunti impieghi fittizi della moglie, Penelope, e di due figli.
Il giornale precisa che l'adesso candidato alla presidenza all'inizio del 2015 firmò un contratto con la compagnia Future Pipe Industries, diretta proprio dal miliardario libanese e riferisce che fu quest'ultimo ad accettare di pagare i 50mila dollari affinché Fillon gli presentasse Putin e Pouyanné, che
oltre a essere presidente di Total era stato direttore di Gabinetto di Fillon al ministero delle Telecomunicazioni.Gli incontri avvennero in occasione del Forum economico internazionale di San Pietroburgo a giugno del 2015.
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