La Francia è ora in guerra: inviata portaerei nucleare contro i miliziani dell'isis

Parigi conferma l'invio della portaerei a propulsione nucleare e della flotta nel Golfo Persico

La Francia è ora in guerra: inviata portaerei nucleare contro i miliziani dell'isis

La Francia lo aveva promesso. All'indomani della strage di Charlie Hebdo, aveva giurato davanti al mondo intero che avrebbe reagito contro i miliziani islamici che la minacciano.

Davanti a questa "situazione eccezionale", Hollande ha deciso di rivedere il piano militare 2014 - 2019, che prevedeva un taglio di circa 24mila posti, di cui 7.500 nel 2015.

E, soprattutto, ha formalmente confermato l'invio della portaerei a propulsione nucleare Charles de Gaulle e della sua flotta nel Golfo Persico.

Così Hollande ha commentato l'invio della flotta nel Golfo Persico: "La Charles de Gaulle è uno strumento di forza e di potenza, è un simbolo di indipendenza che manifesta la capacità politica e militare della Francia". La portaerei, ha aggiunto il presidente francese, "lavorerà a stretto contatto con le forze della coalizione e darà tutti i mezzi per agire in caso di tensioni supplementari".

Le navi francesi partono perché "di fronte al jihadismo, all'estremismo, al terrorismo, la Francia deve agire per se stessa, per il mondo, per assistere quei paesi che fanno appello a noi nel quadro internazione e con mandato dell'Onu".

Così per la Francia sarà più facile avere "informazioni di intelligence" e "condurre operazioni (raid aerei contro isis) in Iraq".

Nonostante questa decisione sia stata presa lo

scorso 6 gennaio, ovvero il giorno prima del massacro di Charles Hebdo, la scelta del presidente francese assume ora un nuovo e tragico significato: la guerra contro l'isis e i suoi alleati è ora aperta e frontale.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica