La Grecia corre a vele spiegate verso le elezioni anticipate. Con lo spauracchio che la probabile formazione della sinistra di Syriza metta in pericolo i prestiti internazionali garantiti in cambio delle riforme. Anche nella terza e ultima votazione parlamentare per eleggere il nuovo presidente della Repubblica non è stato raggiunto il quorum di 180 voti necessari per eleggere l’ex commissario europeo Stavros Dimas, ma solo 168 voti, come nella seconda votazione. Scatta quindi la norma che prevede il ricorso automatico al voto anticipato, con tutte le incognite per Atene evidenziate dal tonfo della Borsa.
"Il futuro è già iniziato. Siamo ottimisti e felici". Il leader di Syriza, Alexis Tsipras, brinda al fallimento del voto in parlamento e festeggia al voto anticipato. Che ha già annunciato che, in caso di vittoria, metterà in discussione tutte le riforme concordate dal precedente governo con la Troika. Tanto che la Borsa di Atene è subito sprofondata arrivando a perdere oltre il 10%. Il premier Antonis Samaras ha già annunciato che i greci saranno chiamati al voto "il prima possibile", presumibilmente il prossimo 25 gennaio. "Tutti coloro che hanno votato contro (l’elezione del presidente della Repubblica, ndr) sono responsabili di un evento che la popolazione non voleva - ha affermato Samaras - è tempo per il popolo greco di fare ciò che il Parlamento non ha fatto, di mettere fine all’incertezza e di riportare la stabilità". "L’opposizione - ha attaccato la dirigente di Nuova Democrazia, Dora Bakoyannis - ha costretto a elezioni anticipate nel periodo peggiore per l’economia del Paese".
Il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, ha rivolto un appello agli elettori greci affinchè sostengano le riforme.
"Un forte impegno per l’Europa e un ampio sostegno tra gli elettori e i leader politici greci per un processo di riforme necessarie per la crescita - ha dichiarato Moscovici in un comunicato - saranno essenziali per la Grecia per prosperare di nuovo nell’area euro". Intanto il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble è subito passato alle minacce prevedendo "difficoltà" qualora il nuovo governo dovesse allontanarsi dagli impegni concordati con la Troika.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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