La Germania sarebbe pronta ad introdurre una nuova tassa sul reddito che possa finanziare le attività delle moschee all’interno del paese. I tre schieramenti politici che al momento formano la maggioranza di governo sono d’accordo a virare in questa direzione e ad allinearsi compatti verso questa proposta. Si tratta pertanto della “Cdu” (Unione cristiano-democratica) del cancelliere tedesco Angela Merkel, dell’”Spd” (Partito socialdemocratico) e della “Csu” (Unione cristiano-sociale in Baviera).
Dovrebbe essere un’imposta simile a quella dell’“Otto per mille”, ma calcolata e prelevata su base mensile e direttamente alla fonte. L’unica condizione richiesta alle moschee, per poter accedere a tutti i benefici che comporterebbe questa nuova soluzione, è che arrivino ad assumere tutte le caratteristiche necessarie per essere riconosciute come enti pubblici ed assumerne lo staus formale.
I sostenitori di questa proposta ritengono che in tal modo si otterrebbero in Germania dei benefici per quanto concerne la trasparenza e l’indipendenza della religione islamica, oggi alimentata dalle donazioni effettuate da privati cittadini o da stati esteri.
Thorsten Frei della “Cdu”, come riportato da “ImolaOggi”, ritiene che sia un passo importante per l’Islam tedesco
verso una propria autonomia da influenze straniere. Il rappresentante dell’”Spd” Burkhard Lischka parla invece di un passo importante che ridurrebbe il rischio radicalizzazione all’interno delle moschee.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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