Ora l'Europa si sveglia: arriva la stretta sull'islam

Giro di vite sull'islam in Germania: c'è la proposta di legge per regolamentare gli imam e imporre il tedesco nelle moschee. Dalla Francia il no al velo

Ora l'Europa si sveglia: arriva la stretta sull'islam

La Germania dell'anno scorso, pronta ad accogliere i profughi, sembra aver cambiato rotta: ora la proverbiale "rigidità teutonica" ha preso il sopravvento. Coloro che professano la fede islamica dovranno fare i conti con le nuove regole. Il segretario generale del partito cristiano-sociale bavarese della Csu, Andreas Scheuer, in un’intervista alla Welt propone di approvare un’apposita legge sull’Islam in Germania. Nella legge sarebbero contenute diverse disposizioni che regolamentano la fede islamica: nelle moschee bisogna parlare tedesco, tutti gli imam devono essere formati in Germania ed è necessario bloccare i finanziamenti alle moschee o agli asili islamici tedeschi provenienti dall’estero.

Occorre confrontarsi in modo più approfondito e critico con l’Islam politico, in quanto esso ostacola l’integrazione qui da noi, nota Scheuer. "A tal proposito abbiamo bisogno di una legge sull’Islam. Il finanziamento delle moschee o degli asili islamici dall’estero, ad esempio dalla Turchia o dall’Arabia saudita, deve essere interrotto. Tutti gli imam devono essere formati in Germania e condividere i nostri valori fondamentali", spiega Scheuer. "Il tedesco deve diventare la lingua delle moschee".

Non è possibile che vengano importate dall’estero delle idee a volte estreme, aggiunge l’esponente della Csu, che sollecita l’Europa liberale a "coltivare un proprio Islam". "Non possiamo da una parte lavorare a una legge sull’integrazione e dall’altra ignorare cosa viene predicato nelle moschee", conclude.

Venti di cambiamento anche dalla Francia, dove il premier francese avanza la proposta di vietare il velo all'università: "Bisognerebbe farlo", lo dice Manuel Valls, in un'intervista al quotidiano Libèration. Nel lungo colloquio con il quotidiano della gauche il premier aggiunge: "Mi piacerebbe che fossimo capaci di dimostrare che l'Islam è fondamentalmente compatibile con la Rèpublique, la democrazia, i nostri valori, l'eguaglianza tra uomini e donne". "Sono convinto che sia possibile", ha continuato.

Parole che hanno suscitato reazioni e polemiche sui social network e tra gli stessi responsabili socialisti. Mentre il ministro dell'Istruzione, Najat Vallaud-Belkacem, ha dichiarato in tv di non essere "per il divieto del foulard all'università"

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