Germania: torna la Rote Armee Fraktion

Un gruppo di irriducibili della Raf di estrema sinistra è stato individuato dagli investigatori. Dopo anni di silenzio potrebbero tornare in azione

Germania: torna la Rote Armee Fraktion

Per la prima volta negli ultimi 15 anni ci sono tracce di Daniela Klette, Ernst-Volker Staub e Burkhard Garweg, gli ultimi tre terroristi della Rote Armee Fraktion (Raf). I tre non hanno mai rinunciato alla lotta armata e sono entrati in clandestinità per continuare a combattere, anche quando i capi dell'organizzazione hanno annunciato il cessate il fuoco.

Fondata nel 1970 e attiva fino agli inizi degli anni 90, la Raf è stata uno dei gruppi armati di estrema sinistra più attivi nel secondo dopoguerra. Comunemente conosciuta come Banda Baader-Meinhof, rivendicò numerosi azioni terroristiche rendendosi responsabile di 34 morti e 296 attentati. Sciolta formalmente nel 1998, la decisione di abbandonare le armi non è stata accettata da un gruppo di irriducibili, che da allora hanno deciso di continuare autonomamente la lotta armata, rivendicando la propria continuità con la disciolta organizzazione.

I tre fanno parte della terza e ultima generazione di combattenti, che dopo il 1998 non sono usciti allo scoperto per rimanere in clandestinità, promettendo di compiere azioni per “alzare il livello di scontro contro lo Stato”. Secondo le autorità tedesche, però, un tale gruppo terroristico non è oggi in grado di fare proseliti consistenti cosistenti, a causa dei nuovi obiettivi che la sinistra e l'estrema sinistra tedesca si sono posti: incentrati promozione dei diritti civili e individuali e non della guerriglia in nome del proletariato.

Erano infatti 15 anni che di loro non si avevano notizie concrete. La Polizia di Stato tedesca (BKA) ha annunciato invee di avere rinvenuto le loro impronte digitali, a seguito delle indagini a proposito di un tentato furto di un caveau trasportato in un camion nei pressi di Brema lo socrso giugno. I tre terroristi, infatti, avrebbero tentato un assalto, non riuscito, per impossessarsi del bottino. Una rapina di autofinanziamento, l'hanno definita gli investigatori.

Che potrebbe avere due fini: la realizzazione di una nuova azione politico-militare 'contro lo Stato' oppure la semplice necessità di combattere i problemi economici che avrebbero. La secodna ipotesi, secondo gli investigatori, testimonierebbe il profondo stato di difficoltà che starebbero vivendo.

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