Nel corso di una ricostruzione storica la televisione pubblica tedesca ha paragonato gli ebrei in fuga dal nazismo ai profughi che attraversano il Mediterraneo.
Lunedì scorso l'Ard, cioè il primo canale televisivo della Germania, ha mandato in onda un Dokudrama, cioè un mix tra documentario e sceneggiato con attori in carne e ossa, riguardante un episodio risalente al 1939.
Il film, intitolato "Die Ungewollten" (Gli indesiderati), ripercorre la vicenda della crociera St. Louis, un transatlantico che salpò da Amburgo per trasportare a Cuba 939 ebrei in fuga da Adolf Hitler. L'imbarcazione partì dalla Germania il 13 maggio, a pochi mesi dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.
I passeggeri – ricorda il quotidiano Italia Oggi - hanno pagato una fortuna per l'epoca, solo 150 dollari per ottenere il visto per L'Avana, dove pensano di dover transitare in attesa di sbarcare negli Stati Uniti. Eppure Cuba rifiuta lo sbarco perché quei visti non sarebbero validi.
Il St. Louis, respinto dall'isola dei Caraibi, ha di fronte a sé due strade: tornare in Germania, condannato praticamente a morte l'equipaggio, oppure fare rotta direttamente verso gli Stati Uniti. Il capitano della nave opta per la seconda opzione e si dirige a Miami.
Un paragone azzardato
Qui l'imbarcazione si trova davanti a un muro, perché il presidente americano Roosevelt non intende accogliere gli ebrei. È periodo di elezioni: il popolo statunitense è in subbuglio, non vuole accogliere stranieri e la disoccupazione sale. Oltre agli Stati Uniti, il St. Louis si vede chiudere le porte in faccia anche dal Canada.
A bordo la situazione è critica. Un passeggero si uccide, altri minacciano di fare lo stesso disperato gesto. Alla fine la nave troverà un porto sicuro ad Anversa. Il 17 giugno arriva l'agognato sbarco, e quindi la ridistribuzione dei migranti tra Belgio, Gran Bretagna, Olanda e Francia. Un terzo di loro troverà la morte per mano dei nazisti nel corso della guerra.
Questi sono i fatti
storici. L'Ard ha ricostruito esattamente quanto avvenuto 80 anni fa ma si è spinta a fare un paragone a dir poco azzardato con la situazione migratoria attuale. Accostare gli ebrei ai profughi odierni è quanto mai disonesto e irrispettoso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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