"È un unico grande focolaio": ora il Covid preoccupa Berlino

La situazione Covid in Germania è sempre più delicata. Il ministro degli Esteri Jens Spahn: "Siamo in emergenza nazionale"

"È un unico grande focolaio": ora il Covid preoccupa Berlino

Se in Austria la situazione Covid è critica, al punto da aver spinto il governo a varare lockdown per tutti e vaccinazione obbligatoria, in Germania lo scenario non è da meno. "Siamo in un'emergenza nazionale. Abbiamo bisogno di uno sforzo comune", ha dichiarato il ministro degli Esteri tedesco, Jens Spahn, in riferimento alla pressione che è tornata a gravare sugli ospedali. Il presidente del Robert Koch Institut, Lothar Wieler, ha invece affermato che il territorio tedesco è un unico grande focolaio.

La corsa del virus

Basta dare un'occhiata ai numeri della Germania per capire la rapidità con la quale il Sars-CoV-2 è tornato a correre. Nelle ultime 24 ore sono stati confermati 52.970 nuovi casi; cifre altissime, anche se in calo rispetto ai 65.371 di ieri, dato più alto dall'inizio della pandemia. A preoccupare è anche l'impennata del tasso di incidenza a sette giorni del Paese, pari adesso a 340,7 e quintuplicato nel giro di un mese. In aumento anche le vittime. Sono 201 le persone che nell'ultima giornata hanno perso la vita per complicanze riconducibili al coronavirus.

La spiegazione scientifica è piuttosto preoccupante. Il Robert Koch Institut, il centro epidemiologico tedesco, ha fornito indicazioni emblematiche: "Tutta la Germania è attualmente un unico grande focolaio. Ora dobbiamo tirare il freno d'emergenza" perché un simile aumento di contagi non è più accettabile. Per quanto riguarda la regola del 2G, varata ieri dal vertice tra governo federale e Laender - che prevede l'accesso ai soli vaccinati o guariti dal Covid in base all'indice dei ricoveri negli ospedali - Wieler ha chiesto che venga rispettata "in modo coerente: se questo non accade, la regola non funziona, com'è ovvio. Dobbiamo smetterla con gli atteggiamenti lassisti".

In arrivo nuove misure?

Resta da capire come si comporterà il governo tedesco nell'immediato futuro di fronte alla recrudescenza del coronavirus. Intanto il Bundesrat, la Camera alta tedesca, ha approvato il nuovo pacchetto di restrizioni per contrastare la quarta, violenta, ondata di Covid. Nonostante ci si aspettasse l'opposizione del blocco conservatore, che domina la Camera in cui sono rappresentati i 16 Lander, il pacchetto, già approvato ieri dal Bundestag, è passato all'unanimità. Questo contiene la misura del cosiddetto 3G - iniziale delle parole tedesche per 'guarito, vaccinato o testato - per andare al lavoro o viaggiare sui mezzi pubblici. Al momento è stata esclusa la chiusura di scuole o negozi.

Fanno tuttavia riflettere le parole di Spahn, il quale ha dichiarato che è impossibile sconfiggere questa ondata soltanto con vaccini e booster. Il ministro ritiene infatti che siano necessarie altre misure, fra le quali, a suo parere, potrebbe trovare spazio anche un lockdown per i non vaccinati. Per quanto riguarda la situazione ospedali, il quadro più critico si trova in Baviera. Un paziente affetto in modo grave dal coroavirus è stato trasferito in Italia, a Merano, nel Sud Tirolo, per poter ricevere le cure necessarie.

Lo riferisce il sito di informazione Merkur, spiegando che la decisione è stata determinata dal fatto che sono esauriti i letti a disposizione nel reparto di terapia intensiva della città di Frisinga, in Baviera. Anche gli altri ospedali della Baviera avevano esaurito la disponibilità di ricoverare pazienti in terapia intensiva.

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