"Senza me vi invaderanno" così parlò Muammar Gheddafi. In un'intervista esclusiva rilasciata a il Giornale del 15 marzo 2011. Ma il Rais si rivelò profetico anche con l'ex primo ministro britannico, Tony Blair.
A distanza di anni, le trascrizioni di alcune telefonate fra l'ex leader libico e Tony Blair svelano come il colonnello avesse avvisato del rischio proveniente dal jihadismo islamico nel caso in cui il suo governo fosse caduto. Le telefonate sono riportate dal Telegraph. Le due chiamate risalgono al 25 febbraio del 2011, praticamente alla porte della guerra civile che ha colpito la Libia e che ha aperto la strada allo Stato Islamico.
Al telefono con Blair, il leader libico fu chiaro: "I jihadisti vogliono controllare il Mediterraneo e poi attaccheranno l'Europa". Non solo, avvertiva che all'interno della Libia c'era la presenza di "cellule dormienti, simili a quelle presenti negli Stati Uniti prima dell'11 settembre". Più che un colloquio tra politici sembra un vero e proprio messaggio d'allarme: "Hanno armi e terrorizzano la gente nelle strade".
Il filo delle telecomunicazioni scorreva dalla Libia alla Gran Bretagna ma la profezia non fu colta, eppure il rais fu veramente chiaro annunciando che tanti libici "moriranno e ci saranno danni nel Mediterraneo, in Europa e nel mondo intero. Questi gruppi armati stanno usando la situazione in Libia come una scusa. Noi dovremmo combatterli" .
Il Telegraph precisa che la telefonata partiva da Londra, e quindi sarebbe stato Blair a chiamare il colonello. Dopo la profezia però arriva la beffa: il motivo della chiamata fu quello di cercare di negoziare l'esilio del leader da Tripoli.
Ma solo tre settimane dopo, una coalizione della Nato, con la partecipazione del Regno Unito, avrebbe iniziato a bombare Gheddafi e la sua Libia. Quella Libia che oggi è occupata dai tagliagole dell'Isis e che ha già colpito più volte il cuore dell'Europa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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