Gran Bretagna, è allarme suicidi fra i ragazzi. Sotto accusa i social

Il governo sta cercando di rimediare con programmi di intervento nelle scuole. E molti chiedono a Instagram di schermare le immagini di autolesionismo

Gran Bretagna, è allarme suicidi fra i ragazzi. Sotto accusa i social

In Gran Bretagna è allarme suicidi fra gli adolescenti. Secondo le ultime analisi, negli ultimi otto anni il tasso dei suicidi per i giovani fra i 15 e 19 anni d'età è aumentato sensibilmente.

Un dato in controtendenza rispetto alle altre fasce, dove invece si è ridotto il numero di persone che decidono porre fine alla propria vita.

E adesso, la sanità britannica vuole capire i motivi di questo dramma, andando anche a colpire i veicoli di questa orribile tendenza che vede circa 5 ragazzi suicidarsi ogni 100mila. Dame Sally Davies, Chief Medical Officer del Regno, ha chiesto in particolare un intervento dei giganti della tecnologia. Perché sono in molti a ritenere che Instagram, Facebook e gli altri colossi social siano veicoli di propagazione di quella che rischia di essere una macabra "moda".

Il rischio, a detta di molti esperti, è che i ragazzi più deboli, che passano ore e ore sui social, trovino nelle immagini di forme di autolesionismo il convincimento finale per poi togliersi la vita. Idea che è stata ripresa anche da Ian Russell, padre di Molly, ragazza di 14 anni che si è tolta la vita e che il padre ritiene sia stata incentivata attraverso video e immagini di persone che compivano atti di autolesionismo su Instagram. E sono molte la famiglie di giovani vittime a incolpare i social network.

Accuse cui ha risposto direttamente Adam Mosseri, ai vertici di Instagram, che ha già comunicato la schermatura di immagini di

autolesionismo. Mentre il governo britannico ha avviato l'iter per programmi di intervento nelle scuole con psicologi che dovranno accompagnare i ragazzi che presentano forme di disagio tali da pensare al suicidio.

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