Gran Bretagna, i vescovi: "Votate chi è contro aborto ed eutanasia"

I 5 milioni di cattolici dell'intera Gran Bretagna potrebbero incidere fortemente sul voto. I vescovi hanno ricordato gli insegnamenti morali della Chiesa, insistendo su aborto e suicidio assistito

Gran Bretagna, i vescovi: "Votate chi è contro aborto ed eutanasia"

In Gran Bretagna circa 45 milioni di elettori sono chiamati oggi, 12 dicembre, fino alle ore 22, al voto per il rinnovo della House of commons.

L’intera Gran Bretagna è suddivisa in 650 collegi elettorali (533 in Inghilterra, 59 in Scozia, 40 nel Galles e 17 nell’Irlanda del Nord), corrispondenti al totale dei seggi della Camera dei Comuni. In virtù del sistema elettorale maggioritario con collegi uninominali, ogni partito ha candidato una sola persona in ciascun collegio e stasera dopo le 22 il singolo candidato che otterrà più voti risulterà eletto.

Su queste ultime General Elections della Gran Bretagna, oltre l’attacco terroristico di matrice islamica avvenuto sul London Bridge il 29 novembre scorso (e quindi il tema della sicurezza), influirà certamente il tema della Brexit. I Tories di Boris Johnson hanno ripetutamente annunciato che in caso di loro vittoria sarà immediatamente reso esecutivo l’accordo sulla Brexit e la Gran Bretagna uscirà dall’Ue il 31 gennaio 2020. Se prevarranno i Laburisti di Jeremy Corbyn con ogni probabilità si andrà ad un nuovo referendum sulla Brexit. Ma nella sfida tra Tories e Labour (poche chance sembrano avere i Liberaldemocratici di Jo Swinson e il Brexit Party di Nigel Farage) un fattore importante, almeno nei 59 seggi scozzesi, potrebbe diventare il voto dei circa 850 mila cattolici scozzesi.

The Bishops' Conference of Scotland, cioè la Conferenza episcopale scozzese, ha pubblicato in prossimità delle elezioni una lettera per ricordare ai cattolici che l'aborto, il suicidio assistito e l'eutanasia sono moralmente inaccettabili. "Tutti abbiamo il dovere di difendere il diritto umano più fondamentale: il diritto alla vita", hanno scritto gli alti prelati scozzesi. "Dobbiamo sollecitare i candidati a riconoscere la vita umana dal momento del concepimento fino alla morte naturale e a proteggerla legalmente in tutte le sue fasi, compresa la protezione del feto. I nostri governi dovrebbero anche promuovere una cultura della vita all'estero, modificando l'attuale prassi del governo del Regno Unito di sostenere iniziative contro la vita, che potrebbero essere descritte come una colonizzazione ideologica".

Dopo aver ricordato a tutti i cattolici - sono circa cinque milioni quelli dell'intera Gran Bretagna, persone che frequentano poco meno di tre mila parrocchie e sono guidatate da poco più di tre mila e ottocento sacerdoti - che il diritto alla vita è fondamentale, i vescovi hanno sottolineato gli insegnamenti della Chiesa sull'aborto e sul suicidio assistito.

I vescovi non hanno espresso il loro sostegno ad alcun partito o candidato, ma hanno affermato che l'aborto, il suicidio assistito e l'eutanasia sono "sempre moralmente inaccettabili" e che tutti i politici dovrebbero essere sollecitati a combattere la depenalizzazione dell'aborto, che ha portato all'aborto libero per qualsiasi motivo.

"Queste elezioni generali ci offrono l'opportunità di eleggere rappresentanti che rispecchiano fedelmente le nostre convinzioni", hanno affermato i vescovi cattolici scozzesi. "Sono un'occasione per ricordare la dottrina sociale cattolica e collegare il nostro voto alla nostra fede cattolica . Possono essere un'opportunità per proclamare la dignità e il coraggio intrinseci di tutti gli esseri umani, creati a immagine e somiglianza di Dio, e per promuovere il bene comune".

A questa "moral suasion" i vescovi della Conferenza episcopale scozzese (responsabili delle Arcidiocesi di Saint Andrews ed Edimburgo e di Glasgow, e delle diocesi di Aberdeen, Argyll e delle Isole, Dunkeld, Galloway, Motherwell e Paisley) hanno aggiunto, pubblicando tutto sul loro sito web, tutti i dati riguardanti i voti espressi dai vari politici sui vari progetti che hanno avuto a che fare con tematiche eticamente sensibili come la depenalizzazione dell'aborto, il disegno di legge per legalizzare il suicidio assistito, l’introduzione del "matrimonio" tra persone dello stesso sesso nell'Irlanda del Nord. Il sito web fornisce anche collegamenti ai manifesti dei principali partiti e fornisce informazioni sul censimento degli elettori e sui metodi di voto.

Infine i vescovi Hugh Gilbert, John Keenan, Brian McGee, Philip Tartaglia, Leo Cushley, Joseph Toal, Stephen Robson, William Nolan, hanno messo in evidenza la crescente carenza di alloggi, la necessità della riforma del welfare state, il contrasto alla tratta degli esseri umani. I vescovi hanno sottolineato che il limite di due bambini stabilito dal governo per i crediti d'imposta colpisce in modo sproporzionato le famiglie numerose. "La società dipende dall'esistenza della famiglia", hanno spiegato. "L'amore degli uomini e delle donne nel matrimonio e la loro apertura a una nuova vita è la cellula di base e fondamentale su cui è costruita la società".

I vescovi hanno chiesto anche un impegno per la lotta alla persecuzione religiosa e all'intolleranza in tutto il mondo, compresa la persecuzione anticristiana. "Riteniamo che una progressiva intolleranza verso le credenze religiose, incluso, ma non solo, il cristianesimo , sia diventata parte della vita nella Gran Bretagna moderna", hanno affermato i vescovi. "Alcuni politici e cittadini trovano sempre più difficile essere fedeli alla propria fede in un ambiente che cerca di limitare la religione alla sfera privata".

Il Partito conservatore non ha menzionato l'aborto nella sua più recente piattaforma di partito. Lo Sinn Fein, un partito nazionalista che presenta candidati in Irlanda del Nord, sostiene l'aborto legale fino alle 12 settimane di gestazione. Due partiti britannici, laburista e democratico-liberali, sono per la piena depenalizzazione dell'aborto.

Recentemente i liberaldemocratici hanno escluso un ex parlamentare a causa della sua fede cattolica e delle sue opinioni contro l’aborto e il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Sia i leader cattolici che quelli anglicani hanno criticato le piattaforme dei partiti pro aborto.

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