Usa ecco come la Guardia Costiera intercetta il sottomarino dei narcos

Le autorità americane, elogiate anche dal presidente Trump, hanno individuato e fermato un sommergibile nel Pacifico orientale che stava trasportando un carico di stupefacenti

Usa ecco come la Guardia Costiera intercetta il sottomarino dei narcos

Prima l'inseguimento in mezzo al mare, poi l'ordine di fermarsi. Infine, la scoperta: sette tonnellate di droga trasportate sotto le acque dell'Oceano Pacidico. È accaduto il 18 giugno, nel Pacifico orientale e le immagini del tallonamento sono state diffuse dalle autorità americane, su YouTube. Secondo quanto riportato dal Corriere della sera, il video mostra come un pattugliatore della Guardia Costiera americana abbia individuato un sommergibile utilizzato da alcuni trafficanti di stupefacenti e lo abbia fermato.

Il presidente americano, Donald Trump, dal suo account Twitter ha elogiato il lavoro dei marinai e ha invitato gli utenti a guardare le immagini dell'inseguimento.

Chi sono i "narco-sub"

Li chiamano "narco-sub", perché trasportano sostanze illecite, anche cocaina, servendosi di mezzi sottomarini. E a bordo di quello fermato dai militari statunitensi l'equipaggio era composto da tre o quattro persone. I trafficanti partono dalle coste dell'America del Sud, da Paesi come l'Ecuador e la Colombia, con lo scopo di dirigersi, per esempio, verso il Messico. Qui la cocaina viene trasferita a terra e prosegue il suo viaggio verso gli Stati Uniti.

Il costo medio di uno dei sottomarini sfruttati dai narcos è di circa un milione di dollari. Vengono costruiti nella giungla, da personale specializzato che, magari, in passato, ha militato nelle ex Farc colombiane.

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