Lo scorso 27 febbraio, il presidente ucraino Zelensky ha annunciato la nascita della Legione internazionale di Difesa territoriale dell'Ucraina, nata per sostenere l'esercito regolare contro l'invasione delle truppe russe. "Tutti i cittadini di Paesi stranieri che sono amici dell'Ucraina, tutti coloro che vogliono unirsi alla difesa della sicurezza in Europa e nel mondo - ha spiegato Zelensky -possono venire e stare fianco a fianco con noi contro gli invasori del Ventunesimo secolo. Vi daremo le armi. A breve diremo come tutto questo può essere fatto. Tutti quelli che stanno difendendo l'Ucraina sono eroi".
Nei giorni scorsi, l'agenzia di stampa ucraina Ukrinform ha pubblicato una sorta di decalogo sui passi da seguire per arruolarsi nella Legione internazionale, che nella narrazione dei media internazionali è stata paragonata alla coalizione antifascista che combattè nella guerra civile spagnola. Cosa bisogna fare, dunque, per andare a combattere contro le truppe russe e difendere l'Ucraina? Innanzitutto bisogna essere dei militari e saper combattere. Poi occorre presentarsi all'ambasciata ucraina del proprio Paese e presentare la domanda e i relativi documenti. A quel punto, toccherà alle autorità ucraine valutare la candidatura.
Come si entra nella Legione internazionale di Zelensky
Dopo l'appello ai volontari internazionali, lanciato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, come riportato dall'agenzia Adnkronos, le autorità di Kiev hanno ora definito le procedure d'ingaggio e, soprattutto, aperto un sito dedicato. L'arruolamento è aperto a tutti, esclusi i cittadini russi. I funzionari ucraini hanno sottolineato, tuttavia, che stanno cercando solo persone con addestramento militare per prendere parte alla guerra. Le persone senza addestramento militare o esperienza sul campo non dovrebbero recarsi in Ucraina con l'intenzione prendere parte ai combattimenti, hanno sottolineato i funzionari. Il Dipartimento di Stato americano raccomanda inoltre ai propri cittadini di non recarsi in Ucraina. Lo stesso vale per il nostro Paese: come sottolinea la Farnesina, infatti, tutti i viaggi verso l’Ucraina, a qualsiasi titolo, sono assolutamente sconsigliati.
Abbigliamento militare ed esperienza sul campo
Le reclute che entreranno a far parte della Legione internazionale firmeranno un contratto, anche se il compenso non è noto. Si consiglia abbigliamento militare, equipaggiamento, elmetto, giubbotti antiproiettile, guanti da combattimento, occhiali tattici, cinture e giubbotti. "Non è obbligatorio", ha spiegato un funzionario al Military Times, "ma un soldato straniero nella sua uniforme nazionale sta bene per la Legione Internazionale". L'ambasciata fornirà il visto e l'eventuale assistenza per raggiungere l'Ucraina. Secondo le autorità di Kiev, sarebbero già "numerose migliaia" le richieste pervenute da cittadini stranieri che intendono combattere contro la Federazione russa. Secondo il governo ucraino, nel Paese potrebbero arrivare fino a 16mila stranieri. Un funzionario della difesa presso l'ambasciata ucraina a Washington, DC, ha detto al Military Times di aver già ricevuto più di 3.000 domande di cittadini statunitensi che vogliono combattere. Cifra che include molti veterani militari. La Legione dovrebbe iniziare con due battaglioni e far parte della Forza di difesa territoriale, una nuova branca dell'esercito aperta ai volontari nella popolazione.
Dura la reazione da parte di Mosca. Come spiega la portavoce del ministero degli esteri russo, Maria Zakharova, citata dall'agenzia Nova, i Paesi che consentono l'invio di mercenari in Ucraina stanno diventando complici di crimini di guerra. "Nonostante le dichiarazioni secondo cui la Nato non partecipa al 'onflitto in Ucrainà, l'Alleanza continua ad assistere il regime di Kiev, anche attraverso la fornitura di armi.
Alcuni Paesi membri inoltre consentono l'invio di mercenari, anche ex personale militare, a partecipare alle ostilità dalla parte delle formazioni nazionaliste", ha affermato Zakharova. "In questo modo, le autorità di questi Paesi diventano complici dei crimini di guerra", ha sottolineato la portavoce.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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