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I Paesi Bassi hanno supportato (per errore) gruppi terroristi in Siria

Secondo un'inchiesta il governo olandese avrebbe per errore fornito supporto ad alcuni gruppi di ribelli siriani considerati terroristi

I Paesi Bassi hanno supportato (per errore) gruppi terroristi in Siria

A partire da gennaio 2015, i Paesi Bassi hanno stanziato fondi per 80 milioni di euro parte del programma NLAnon-lethal assistance, per supportare 22 gruppi di ribelli siriani durante la guerra civile. Il programma NLA consisteva nel rifornire i ribelli dell'opposizione di materiale, appunto, “non letale”: mezzi di trasporto, medicine, strumenti di comunicazione, computer, e via dicendo.

Lo scorso settembre però il quotidiano Trouw e il programma tv Nieuwsuur hanno rivelato gli sconcertanti risultati di un'inchiesta che conducevano da mesi. Dopo aver intervistato più di 100 tra leader e combattenti di alcuni gruppi di ribelli siriani, è emerso che i materiali forniti dall'Olanda sarebbero “finiti in mani sbagliate”.

Pare infatti che, dei 22 gruppi finanziati, almeno 6 fossero terroristi jihadisti. Jabhat al-Shamiya è stato il primo nome rivelato dall'indagine, considerato dalle autorità giudiziarie olandesi gruppo terrorista salafita. Solo due giorni fa, invece, è venuto fuori un secondo nome: Hama Rebels Gathering, altro gruppo considerato terrorista.

Il governo, che per ragioni di sicurezza ha sempre tenuto secretati i nomi e i documenti legati al programma NLA, si è trovato in una posizione di forte imbarazzo. Il ministro degli Esteri e quello del Commercio hanno riferito al Parlamento olandese che lo scopo del programma era quello di fornire supporto a “combattenti moderati”, per impedire che “gruppi estremisti potessero guadagnare ulteriore forza”.

Ma, come lo stesso ministro degli Esteri ha dichiarato in seguito, il programma NLA “sarebbe potuto andare meglio”. Secondo il governo c'è stato “insufficiente monitoraggio e supervisione” circa l'utilizzo sul campo dei mezzi forniti dall'Olanda, che di fatto sarebbero finiti per errore nelle mani di gruppi estremisti.

Il governo ha

subito annunciato che il programma è stato sospeso, anche in virtù delle ormai “estremamente limitate” possibilità che l'opposizione dei gruppi ribelli possa prevalere sull'esercito guidato da Bashar al-Assad.

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