Il Consiglio per gli Affari di Stato cinese ha emanato recentemente linee guida sulle misure necessarie per stabilizzare i rapporti commerciali e di investimento con l’estero, in risposta al deteriorarsi delle condizioni economiche su scala internazionale dovuto al Covid 19. Sia il Presidente Xi Jinping che il Comitato Centrale del Partito comunista cinese, unitamente ad altri organi ed enti di elevato livello, avevano già segnalato la necessità di agire in una simile direzione. Le misure proposte sono indirizzate al rafforzamento delle garanzie per il credito all’esportazione; a far sì che, ove sia possibile, venga replicato o esteso il modello “assicurazione + garanzia”, sempre con riferimento al credito per l’esportazione; il tutto per: accrescere il sostegno finanziario alle imprese che svolgono attività di commercio con l’estero; espandere il credito all’esportazione offerto alle medie, piccole e micro imprese attive nel commercio estero; sostenere lo sviluppo di nuovi modelli di commercio; incoraggiare un’ottimizzazione del modello di processing trade favorendone in particolare un maggiore sviluppo nelle regioni centro-occidentali e del nord-est del Paese; accrescere il supporto dato ad imprese con alta densità di manodopera; offrire sostegno alle grandi imprese che lavorano con l’estero nell’affrontare i problemi con cui si stanno misurando; espandere i canali online del commercio con l’estero; semplificare le procedure doganali; migliorare le condizioni per gli stranieri che hanno rapporti di affari con la Cina; offrire supporto finanziario ad imprese chiave tra quelle ad investimento estero in Cina; accrescere i servizi di supporto per progetti di investimento esteri del valore di oltre 100 milioni di dollari; incoraggiare gli investimenti stranieri nelle imprese high-tech; ridurre le soglie per poter beneficiare delle politiche preferenziali verso i centri di ricerca e sviluppo stranieri.
Le novità più importanti
Tali misure tendono a stabilizzare maggiormente la situazione interna cinese. Così, ad esempio, quelle relative al sostegno delle migliori pratiche nel processing trade, affinchè vengano maggiormente diffuse anche nelle regioni centro-occidentali, accelerando lo sviluppo nelle aree che nelle scorse decadi hanno proceduto a ritmi più lenti; ed ancora, si veda il sostegno dato alle imprese ad elevato impiego di manodopera, per mantenere alti i livelli di occupazione (una priorità del governo cinese in tutti i decenni scorsi). È inoltre particolarmente interessante notare l’intenzione di migliorare le condizioni per gli stranieri che hanno rapporti di affari con la Cina, come pure devono essere salutati con favore l’intenzione di dare sostegno alle imprese anche ad investimento estero e il supporto alla realizzazione dei grandi progetti ad investimento straniero. Se, come noto, nel corso degli ultimi anni la Cina ha dato un’enfasi particolare al tema dello sviluppo delle tecnologie, le nuove linee guida dimostrano come questo resti un tema chiave, prevedendo, appunto, anche politiche di ulteriore favore di R&D e high-tech. In definitiva, la situazione attuale spinge il Governo cinese a mettere in campo tutto il possibile
per riuscire a superare quanto prima le acque più agitate, adottando misure per cercare non solo una risposta alle questioni più immediate, ma importanti frutti per il futuro. Ovviamente, nel nostro mondo sempre più interconnesso, il tema dei rapporti commerciali o d’investimento con l’estero non può essere tenuto in disparte, e le misure individuate in queste linee guida dimostrano la piena consapevolezza della leadership cinese.
L’autore è docente all’Università della Cina di Scienze Politiche e Giurisprudenza - CUPL e dottore di ricerca dell’Università degli studi di Roma Tor Vergata
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