"Sterco di mucca contro il Covid" Allarme pseudo-terapie in India​

Le autorità indiane stanno sensibilizzando la popolazione sul fatto che tali pseudo-terapie possono causare pericolosissime infezioni all'uomo

"Sterco di mucca contro il Covid" Allarme pseudo-terapie in India​

Le autorità indiane sono in allarme non solo per il dilagare del Covid, ma anche per le "terapie alternative" anti-contagio che stanno contestualmente proliferando nel Paese. La nazione asiatica è in testa al mondo per numero medio giornaliero di nuovi decessi segnalati e, secondo gli ultimi conteggi, registrerebbe uno su tre decessi segnalati in tutto i continenti ogni giorno. I recenti bollettini hanno però restituito uno scenario leggermente incoraggiante:"appena" 329.942 nuovi malati e solo 3.876 decessi. Tuttavia, la situazione sanitaria resta critica, con ospedali al collasso e con ossigeno e vaccini che scarseggiano.

Le pseudo-terapie indù

Mentre il sistema sanitario locale arranca, si stanno sempre più diffondendo pseudo-terapie anti-Covid promosse dai sacerdoti indù, che si attengono alla medicina religiosa tradizionale. Tali antiche convinzioni sostengono che un trattamento efficace per potenziare il sistema immunitario e per combattere il coronavirus è "il bagno negli escrementi di mucca". La mucca è un animale sacro per gli induisti e le sue feci e la sua urina avrebbero proprietà antisettiche e terapeutiche. Su impulso di tale credenza, sempre più cittadini, in particolare nello Stato occidentale del Gujarat, si stanno recando presso stalle per bovini allo scopo di spalmarsi addosso i "sacri escrementi" dai poteri taumaturgici, come si vede anche nelle immagini raccolte da Reuters. Molte di queste stalle sono gestite proprio da sacerdoti induisti, che stanno propagandando con forza presso la popolazione le proprietà curative dello sterco.

Il trattamento in questione consiste nel farsi dei veri e propri "impacchi" di feci e urina di mucca e poi, mentre si aspetta l'essiccazione degli escrementi, nell'abbracciare e nel venerare le mucche presenti nella stalla nonché nel fare yoga, così da potenziare il sistema immunitario e "aumentare i livelli di energia". Una volta essiccatosi lo strato di feci spalmato sul proprio corpo, il trattamento prosegue con il lavaggio delle membra insudiciate, mediante latte di mucca o con l'acido latticello. Al termine della "terapia", ciascun fedele resterà protetto contro le infezioni da Covid e, se già contagiato, guarirà immediatamente dal coronavirus.

L'allarme della comunità scientifica

La diffusione di tali pratiche terapeutiche sta suscitando allarme nella comunità scientifica indiana, con JA Jayalal, presidente della Indian Medical Association, che ha subito esortato i cittadini a interrompere i riti incriminati. Il dottore ha quindi evidenziato che gli impacchi di sterco non apportano alcun beneficio contro il Covid; gli stessi, al contrario, sarebbero fonte di pericolosissime infezioni dall'animale all'uomo. Tuttavia, gli avvertimenti dei medici si stanno scontrando, oltre che con la propaganda indù, anche contro l'opinione dissenziente di influenti esponenti dell'industria farmaceutica nazionale.

Gautam Manilal Borisa, manager di un'azienda farmaceutica, sta infatti insistendo sul fatto che fare il bagno nello sterco di vacca lo abbia guarito dal Covid, rafforzando di conseguenza il messaggio propagandistico sull'efficacia delle "terapie alternative".

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