Ancora sangue innocente in India. Una bambina di 8 anni è stata stuprata e impiccata ad un albero in un villaggio del West Bengala, lo stato indiano dove sorge Calcutta. I tre uomini sospettati di esseri gli autori della violenza sono stati linciati dalla folla prima dell’arrivo della polizia. Uno di loro è morto all’ospedale.
Lo scioccante delitto è venuto alla luce soltanto ieri a Kalibazar, nel distretto di East Midnapore. Per brutalità ed efferratezza ricorda la tragedia delle due cuginette di 14 e 15 anni trovate appese a un albero di mango a fine maggio in Uttar Pradesh. La bimba di 8 anni era scomparsa mercoledì sera dopo essere uscita di casa per comprare del riso per la cena. I genitori hanno subito lanciato l’allarme e sono iniziate le ricerche, in particolare vicino a uno stagno dove si pensava potesse essere caduta la piccola.
La ragazzina è stata trovata l'indomani a circa 200 metri da casa: era stata impiccata con una cintura al ramo di un grosso albero. Il corpo presentava molte ferite e anche i segni della violenza sessuale. I familiari hanno subito sospettato il "tantric" del villaggio, una figura tra il mago e il guaritore, e sono andati a cercarlo nella sua abitazione. L’uomo e altri due presunti complici erano sul punto di scappare, ma sono stati fermati dalla folla infuriata e picchiati fino a quando sono intervenute le forze dell’ordine. Il tantric è morto in ospedale in seguito alle numerose ferite riportate su tutto il corpo.
Seconde alcune fonti locali, la famiglia della vittima era coinvolta in un'aspra disputa sulla vendita di alcuni terreni: l'omicidio della figlia potrebbe, quindi, essere stata una forma di ritorsione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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