Giornata nera in Egitto. Dopo la tragica sparatoria in cui sono morti 12 turisti messicani, l'Isis torna a minacciare il Paese dei faraoni e lo fa nella sua maniera, con una decapitazione. I soldati del califfo hanno ucciso un cittadino egiziano del deserto occidentale e lo anno crocifisso a un albero. Secondo gli jihadisti l'uomo era colpevole di essere un collaboratore della polizia.
Con l'operazione di oggi l'Isis rivendica la sua "operazione militare di resistenza" contro le forze militari egiziane e rinforzando la loro presenza nell'area.
"In un'operazione benedetta da Dio - si legge nella dichiarazione del gruppo - i soldati del Califfato hanno affrontato una campagna condotta dall'esercito degli apostati nel deserto occidentale. Questa operazione li ha obbligati a ritirarsi dal luoghi dopo essere stati sconfitti dai mujaheddin".
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