Israele teme gli S-300 russi in Siria: "Richieste immediate procedure"

Israele: “Le misure di sicurezza supplementari sono ritenute imperative per stilare nuovi protocolli e regole di ingaggio da integrare nei meccanismi esistenti”. Il Nord di Isreale è nel raggio dei missili russi.

Israele teme gli S-300 russi in Siria: "Richieste immediate procedure"

L'esercito israeliano ha richiesto al Ministero della Difesa russo di concordare immediati protocolli aggiuntivi e regole di interoperabilità a causa del rafforzamento dei gruppi missilistici di difesa aerea in Siria. Israele teme la capacità dei nuovi Antey-2500, in grado di rilevare qualsiasi piattaforma di quarta generazione avanzata occidentale. Secondo i russi, l’S-300VM sarebbe in grado di ingaggiare anche le piattaforma a bassa osservabilità. Per Mosca, 'l'invisibilità' è un'illusione occidentale.

Secondo fonti diplomatiche “le misure di sicurezza supplementari sono ritenute imperative per stilare nuovi protocolli e regole di ingaggio da integrare nei meccanismi esistenti”. Il Ministero della Difesa russo starebbe già stilando le nuove procedure. Mosca conferma il rischieramento del sistema S-300VM/SA-23 nel porto di Tartus (non capendo il clamore occidentale), ma non sarebbero ancora entrati in funzione. E’ la prima volta che i russi schierano i sistemi SA-23 fuori da loro confini. Nelle settimane scorse, diverse agenzie di intelligence paventavano l’imminente schieramento dei sistemi S-300 VM in Siria. Il raggio di scoperta dell’Antey-2500 è in grado di coprire l’intero lato settentrionale di Israele. Battaglioni S-400 sono operativi presso la base di Hmeymim da quasi un anno.

Israele - Russia: un anno fa il primo canale di coordinamento tattico

Un anno fa, poche ore dopo il dispiegamento russo in Siria, i due paesi crearono un canale di coordinamento per evitare incidenti. Più volte, così come confermato dal Ministro della Difesa Moshe Ya'alon, i velivoli russi hanno violato lo spazio aereo di Israele. Mosca, dallo scorso ottobre, ha istituto una no-fly zone che comprende la maggior parte della Siria e parte di Israele, Golan compreso. Lo schermo difensivo copre anche la zona meridionale della Turchia e le basi utilizzate dagli USA per i raid in Siria. Il consenso russo per ogni tipo di volo nelle zone controllate è implicito. Nonostante il coordinamento, in almeno due occasioni le forze terrestri russe avrebbero aperto il fuoco contro i caccia israeliani.

Le specifiche del sistema SA-23

L’S-300VM Antey-2500, denominazione Nato SA-23 Gladiator \ Giant, è un sistema mobile di difesa aerea multicanale a medio-lungo raggio della Almaz – Antey. E’ progettato per contrastare minace stratificate come missili balistici e piattaforme strategiche a bassa osservabilità. Può rilevare bersagli fino a 250 km ad un altitudine compresa dai 250 metri ai 30 chilometri. L’Antey può contemporaneamente impegnare 24 piattaforme, comprese quelle a bassa osservabilità o 16 missili balistici con una RCS, sezione equivalente radar, di 0,02 metri. La velocità massima di intercettazione è di 4500 metri al secondo. L’Antey-2500 può proteggere efficacemente una superficie massima di 2.500 mq. L’SA-23 lancia due tipi di missili altamente manovrabili: il 9M82M ed il 9M83M. Il primo è progettato per intercettare missili balistici a medio raggio ad una distanza massima di 200 km. Il missile 9M83M è ritenuto in grado di contrastare le minacce a corto raggio. Le due varianti possono essere configurate nella medesima batteria. Un battaglione SA-23 in configurazione standard include sei missili 9M82M (Giant) e 24 9M83M (Gladiator).

I radar conferiscono una diversa copertura in azimuth ed emisferica in elevazione: la differenza dipende dal tipo di schermatura primaria e secondaria. Secondo i dati ufficiali, l’S-300VM Antey-2500 ha una probabilità di intercettare un obiettivo balistico pari al 98%.

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