Afghanistan, si aggrava il bilancio dell'agguato a Kabul: 170 morti

È salito ancora il bilancio delle vittime dell'agguato dell'Isis nella capitale afghana. nel frattempo l'Onu lancia l'allarme rifugiati: 500 mila persone in fuga dal Paese. E Di Maio annuncia: "Tutti gli italiani che volevano rientrare dall'Afghanistan sono rientrati"

Afghanistan, si aggrava il bilancio dell'agguato a Kabul: 170 morti

È stato aggiornato il bilancio delle vittime degli attentati avvevuti a Kabul nella giorntata di ieri, giovedì 26 agosto, almeno stando a quanto riportato dalla Cbs. L'emittente americana, infatti, ha dichiarato che, a seguito della deflagrazione dei due ordigni esplosivi, sarebbero complessivamente 170 i morti, anche se, per il momento, risultano identificati solo 32 uomini, tre donne e tre bambini. Cbs, basandosi sulle dichiarazioni dei funzionari afghani, ha parlato anche di 200 feriti.

A seguito dello "spaventoso atto terroristico" avvenuto nei pressi dell'aeroporto di Kabul, come scritto su Twitter dal segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, le bandiere di tutti e trenta gli stati membri dell'Alleanza atlantica sventolano a mezz'asta nel quartier generale di Bruxelles. "Piangiamo tutte le vittime", ha aggiunto Stoltenberg, e "onoriamo i militari Usa che hanno perso la vita per mettere in salvo altri, non saranno mai dimenticati".

La fuga dall'Afghanistan

Sono almeno mezzo milione, secondo la stima effettuata dall'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), gli afghani pronti a fuggire dai confini del proprio Paese. L'Unhcr lancia l'allarme, invitando tutti gli Stati ad aprire i confini per permettere lo spostamento dei profughi verso occidente: "In termini numerici ci stiamo preparando per circa 500 mila nuovi rifugiati nella regione. Questo è lo scenario peggiore", ha dichiarato il vice Alto commissario delle Nazioni Unite Kelly Clements durante un briefing a Ginevra, come riportato da Nova."Anche se a questo punto non abbiamo visto grandi deflussi di afgani, la situazione all'interno dell'Afghanistan si è evoluta più rapidamente di quanto ci si aspettasse", ha concluso.

Gli italiani

"Tutti gli italiani che volevano rientrare dall'Afghanistan sono rientrati e circa 4.900 cittadini afghani sono stati evacuati", ha dichiarato il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio al termine dell'incontro con il ministro degli Esteri della Federazione Russa, Sergey Lavrov. "Nelle prossime ore partirà l'ultimo C-130 dall'aeroporto di Kabul dove saranno a bordo sia il console Tommaso Claudi che l'ambasciatore Pontecorvo, oltre a tutti i militari e carabinieri che hanno contribuito alla sicurezza delle operazioni di evacuazione di questi giorni", ha precisato.

La condanna dell'Ue

"Condanniamo con la massima fermezza il barbaro attacco all'aeroporto di Kabul in mezzo a una folla fitta che attende disperatamente l'evacuazione", scrivono in una nota congiunta il presidente della Commissione esteri del Parlamento europeo David McAllister, il presidente della sottocommissione per i diritti umani Maria Arena ed il presidente della delegazione per le relazioni con l'Afghanistan Petras Austrevicius. "Siamo in lutto con le famiglie dei 72 civili e di almeno 13 militari statunitensi che hanno perso la vita. Questo atto barbaro contro persone innocenti è imperdonabile. A nome del Parlamento europeo, esprimiamo le nostre più sincere condoglianze alle famiglie delle vittime".

Oltre alla condanna del gesto, l'Ue vuole che sia fatta giustizia: "Chiediamo a coloro che de facto sono al potere e all'autorità dal 15 agosto 2021 di chiamare a rispondere i responsabili di questo atto terroristico. I talebani devono assumersi la responsabilità della sicurezza delle aree sotto il loro controllo", aggiungono.

L'invito, poi, è quello di proseguire con le operazioni di evacuazione, per consentire la fuga sia ai cittadini stranieri che agli afghani che desiderino lasciare il Paese.

"Ribadiamo il nostro invito a tutte le parti in Afghanistan ad astenersi da qualsiasi forma di violenza, a mettere in atto un cessate il fuoco immediato e permanente ea proseguire i negoziati di pace. Devono essere rispettati il diritto internazionale umanitario e i diritti umani fondamentali, in particolare i diritti delle donne, delle ragazze e delle minoranze", si legge alla conclusione del comunicato.

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