Una nuova nube di fumo si alza verso il cielo di Kabul. È l'ennesima bomba. L'ennesimo attacco terroristico che provoca almeno 95morti (secondo la Bbc) e un numero imprecisato di feriti: 158, almeno per il momento. Chi è sopravvissuto alla strage fornisce un racconto drammatico: "C'erano molti corpi morti e sangue ovunque. Le persone piangevano, urlavano e correvano via". Un'altra persona racconta: "Mi trovavo vicino al ministro degli Interni per svolgere alcuni lavori. Non appena sono uscito, ho guardato alle mie spalle e ho visto un'enorme esplosione tra i due posti di blocco nell'area diplomatica".
L'esplosione è stata tremenda: gli edifici sono stati colpiti a centinaia di metri dall'esplosione. Le finestre dell'ufficio dell'Afp, a due chilometri di distanza, hanno tremato mentre a "Chicken street", la strada degli antiquari, le vetrine si sono infrante.
La strage è stata rivendicata dai talebani per bocca di Zabihullah Mujahid: "Un martire ha fatto saltare in aria la sua autobomba vicino al ministero dell'Interno, dove si trovavano numerose forze di polizia".
Un reporter di Al Jazeera, che ha raccolto informazioni di alcuni testimoni, ha detto che l'esplosione sarebbe avvenuta "sulla strada del vecchio ministero dell'Interno, dove sono presenti due posti di blocco pesantemente sorvegliati. Secondo la polizia si è trattato di un attentatore suicida", che avrebbe azionato la cintura esplosiva all'altezza del secondo checkpoint. Per la Bbc, invece, l'esplosivo sarebbe stato nascosto dentro un'ambulanza. Una versione confermata anche da Nasrat Rahimi, portavoce del ministro dell'Interno, all'Independent: "Il kamikaze ha utilizzato un'ambulanza per passare i posti di blocco. Al primo controllo ha detto che stava portando un paziente verso l'ospedale Jamuriat. Al secondo posto di blocco, invece, è stato identificato e ha fatto esplodere la carica". Per l'Agi, l'attacco sarebbe avvenuto nell'affollata piazza Sedarat, dove sono presenti gli uffici del ministero dell'Interno, la sede della polizia, la delegazione dell'Unione europea, e il liceo per ragazze Malalai. I talebani hanno insomma colpito il cuore di Kabul.
Dejan Panic, coordinatore in Afghanistan di Emergency, ha parlato di un "massacro". La foto che accompagna il suo messaggio su Twitter mostra numerose vittime distese nei corridoi, sotto le mura della struttura. Il panico dell'attentato è aumentato quando un edificio vicino all'ospedale Jamuriat, alto diversi piani e con numerose crepe, ha minacciato di crollare.
Settimana scorsa, i talebani avevano ucciso 22 persone all'Intercontinental hotel di Kabul. Ma non solo. Solamente lo scorso ottobre, 176 persone, come ricorda la Bbc, sono state uccise negli attentati.
Mentre a maggio, ben 150 persone hanno perso la vita in un unico attacco suicida. Nonostante la guerra contro i talebani continui dal 2001, il gruppo terrorista non è stato debellato e, anzi, sembra aver trovato nuova forza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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