Il leader dell'Isis-K che ha pianificato l'attentato suicida del 26 agosto 2021 all'Abbey Gate dell'aeroporto internazionale di Kabul è stato ucciso dai talebani
Un drone uccide a Nagarhar due membri di spicco dell'Isis-K. Allarme per un probabile nuovo assalto e per possibili stragi anche nel suolo Usa.
Il via libera all’intervento è stato dato direttamente dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden, attraverso il segretario della difesa Lloyd Austin
Alla Casa Bianca non c'è più un Presidente. C'è un'anatra zoppa precipitata sulla soglia dell'inferno.
L'ordine al Pentagono e i dubbi dell'intelligence. Nuove accuse per le "kill list" degli afghani consegnate ai talebani.
In genere il presidente degli Stati Uniti suscita commozione, chiama a raccolta i sentimenti della dignità e anche del rispetto umano e della pena, ma per tradizione non piange. Joe Biden è un uomo fragile.
Le immagini degli afghani in attesa di salire sugli aerei che li condurranno in Occidente consolano, come se con loro salvassimo anche i nostri valori, le nostre donne e i nostri bambini da una brutalità ormai inammissibile.
Rischio di un altro attacco ma a migliaia tentano di prendere gli ultimi voli. Gli Usa: "Liberati migliaia di prigionieri di Isis-K"
Erano prevedibili, addirittura annunciati. Alla fine i primi attentati a Kabul sono avvenuti con il loro valore simbolico e il loro lugubre messaggio in codice: gli occidentali debbono lasciare il Paese.
Il terrorismo nel Paese non è mai stato sradicato. A marzo un attentato fece 90 morti. La guerra tra fazioni talebane e la liberazione di militanti Isis e al Qaida.