Sadiq Khan, il nuovo sindaco musulmano di Londra, non ha paura di mostrare la propria fede. Che anzi sventola in faccia a tutto il mondo dicendosi orgoglioso di osservare il digiuno del Ramadan.
Trenta giorni di astensione da cibo, acqua, fumo e rapporti sessuali. Dall'alba fino al tramonto, per un mese che per gli islamici è sacro.
Il nuovo primo cittadino della capitale britannica, recentemente succeduto al conservatore Boris Johnson, spiega che "il rispetto del Ramadan non fa di lui un estremista", ma anzi rappresenta una utile occasione per spiegare molti aspetti della religione islamica a tutti coloro che non la conoscono a fondo, sfatando luoghi comuni e pregiudizi.
"Non mi definisco un politico musulmano - spiega Khan - non sono un portavoce o un leader musulmano, ed è importante chiarirlo perché altrimenti si finisce per essere definiti unicamente dalla propria fede. Noi tutti abbiamo più di un'identità - io sono un londinese, un figlio e un padre".
Certo, da sindaco il digiuno sarà "impegnativo": "La mia agenda resta piena di impegni - chiosa - ma non bisogna cambiare stile di vita, perchè altrimenti si vanifica l'obiettivo del digiuno e il sacrificio. Chi mi conosce sa che durante il Ramadan sto male , il mio umore ne risente.
Più di ogni altra cosa mi manca la caffeina".Ma come si suol dire, la poltrona da sindaco di Londra val bene un digiuno. A maggior gloria di Allah.
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