Un giovane danese, appena 22 anni. Omar Abdel Hamid El-Hussein. Pregiudicato, più volte condannato, uscito di carcere appena due settimane fa, dopo un'aggressione aggravata. È lui l'autore della raffica di mitra contro il centro culturale di Copenaghen dove era in corso un dibattito sulla strage di Charlie Hebdo e poi in nottata contro una sinagoga. Pur non avendo un passato da foreign fighter, si è ispirato tragicamente alle stragi di Parigi e alla propaganda anti-occidentale dell’Isis.
Omar Abdel Hamid El-Hussein ha gridato Allah Akbar mentre sparava all’impazzata lasciando a terra due morti e diversi feriti. I media danesi forniscono un ritratto di questo 22enne nato in Danimarca, che comincia ad avere i contorni precisi, quasi come la foto messa in circolazione nelle ultime ore, quella di un ragazzo uscito dal movimento post-adolescente delle bande di periferia. Omar Abdel Hamid El-Hussein era uscito di prigione appena due settimane fa. Nel novembre 2013 era stato arrestato per l'accoltellamento di un ragazzo di 19 anni - allora suo coetaneo - alla stazione di New Ellebjerg. La vittima era stata colpita dal grosso coltello di El-Hussein a ripetizione, a una gamba e al gluteo. Il giovane Abdel Hamid, subito fermato, risultò già ricercato per aggressione. Fu processato e condannato. Quando, lo scorso dicembre, arrivò la sentenza, due anni di carcere per aggressione aggravata, era già in carcere e la pena risultò scontata. Per questo è uscito di prigione una quindicina di giorni fa.
Nonostante il nome di El-Hussein fosse noto ai servizi di informazione danesi, ha potuto preparare l'attentato in tutta tranquillità. Non ci sono al momento notizie precise sulla sua adesione alle idee fondamentaliste professate dai jihadisti dell'Isis, ma le grida inneggianti ad Allah mentre sparava e la forte similitudine degli obiettivi scelti con quelli dei sanguinosi attentati di gennaio a Parigi fanno propendere gli inquirenti per l’ipotesi di un emulatore dei terroristi francesi.
Anche l’immediato passaggio all'azione di El-Hussein dopo l’uscita dal carcere, dimostra - in analogia con i casi dei fratelli Kouachi e di Coulibaly a Parigi - che l’indottrinamento e l’affiliazione alle idee della jihad è avvenuto anche questa volta durante la detenzione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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