L’Ambasciata indiana a Roma celebra Gandhi nella giornata internazionale della non violenza

L’iniziativa ha commemorato Gandhi non solo come il padre della nazione indiana, ma anche come filosofo globale della pace e della non violenza

L’Ambasciata indiana a Roma celebra Gandhi nella giornata internazionale della non violenza

“Gandhi: una filosofia globale”: è questo il titolo del simposio organizzato dall’Ambasciata Indiana in collaborazione con l’associazione Sakshi. L’evento si è svolto a Roma in occasione del 152esimo anniversario della nascita di Mahatma Gandhi, figura di fama internazionale che non ha bisogno di presentazioni.

Il filosofo globale della pace

L’iniziativa ha commemorato Gandhi non solo come il padre della nazione indiana, ma anche come filosofo globale della pace e della non violenza. Organizzato a Villa Malta, il simposio ha radunato politici, accademici e religiosi fermamente convinti dei valori cardinali della verità e di ahimsa (non violenza).

La strategia Gandhiana voleva essere un esperimento politico al fine di conciliare gli antichi valori Indiani con la lotta per l’indipendenza” ha spiegato Vas Shenoy aprendo il simposio. Ricordiamo che il concetto antico di Vasudhaiva Kutumbakam “Tutto il mondo non é altro che una famiglia”, ancora oggi rappresenta la filosofia di base della repubblica indiana nel palcoscenico internazionale.

Gandhi é uno degli uomini indiani più conosciuti al mondo e il suo pensiero ha influenzato tanti altri paesi durante le loro lotte per l’indipendenza”, ha detto Neeharika Singh, Vice Ambasciatrice dell’India a Roma.

I valori gandhiani di non violenza

Nel suo discorso l’Ambasciatore Giulio Terzi, ex-ministro degli affari esteri della repubblica Italiana, ha espresso le sue preoccupazioni per un mondo che oggi si trova ad affrontare una nuova sfida, quella del Presidente Cinese Xi Jinping. “I valori gandhiani, in questo momento storico conflittuale, sono oggi importantissimi al fine di assicurare diritti e pace per tutti” ha aggiunto.

Il Prof. Adriano Rossi, Presidente dell’ISMEO, ha invece ricordato la storia della collaborazione moderna, culturale e accademica tra Italia e India iniziata con Giuseppe Tucci, raccontando del ruolo che quest’ultimo ha ricoperto durante la visita di Gandhi a Roma nel 1931.

A seguire, l’Avvocato Franco di Maria, Presidente dell’Unione Induista Italiana, ha posto le basi per una riflessione sull’importanza della pace interna, della non-violenza personale e dell’origine dei valori gandhiani nelle antiche scritture.

Concludendo, Matteo Angioli del “Global Committee for the Rule of Law-Marco Panella”, ha raccontato di come la figura gandhiana abbia influenzato Pannella e di come l’utilizzo del satyagraha, della non violenza e degli scioperi della fame siano diventati veri e propri mezzi politici per garantire diritti ai più deboli.

Il simposio dà

il via alle celebrazioni per i 75 anni d’indipendenza Indiana di cui Gandhi è stato il più grande architetto. Il 2 ottobre perciò diviene la giornata internazionale della non-violenza in onore di Mahatma, La Grande Anima.

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