A inizio gennaio l’Isis pubblicò foto e video di un'esecuzione di massa a Tikrit, città dell’Iraq nord-occidentale. Il filmato, intitolato “Il giorno del giudizio”, ritraeva otto prigionieri iracheni in tuta arancione inginocchiati, con mani legate dietro la schiena e una benda sul viso, davanti uno squadrone di terroristi bardati di nero, pronti ad ammazzarli. Tra gli otto giustiziati sulla riva del Tigri c’era il 18enne Ahmed Basil Ramadan, accusato – alla pari degli altri sette – di essere una spia del governo iracheno.
Oggi il Daily mail racconta, basandosi su confidenziali fonti locali, che il padre del ragazzo si è vendicato degli assassini del figlio, uccidendo sette militanti del Califfato in un drammatico attacco suicida nella stessa Tikrit.
L’uomo ha imbracciato un AK-47 e, uscito di casa, si è diretto a un checkpoint della città controllato dagli uomini di Abu Bakr
al-Baghdadi. Qui ha aperto il fuoco contro un capannello di jihadisti, riuscendo a ucciderne sette, per essere poi colpito a morte dagli altri fondamentalisti islamici intervenuti in soccorso dei propri compagni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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