A sentire quanto dicono i vertici dell'esercito iracheno, il convoglio militare su cui si spostava il leader del sedicente Stato islamico sarebbe stato colpito nella zona occidentale della regione di Anbar, tra le aree dove la presenza dei jihadisti è più importante.
L'annuncio dei militari parla di un attacco dall'alto, una "operazione eroica contro il convoglio del terrorista criminale", per citare il comunicato ufficiale, ma specifica pure che non si sa se Abu Bakr al-Baghdadi sia rimasto in qualche modo ferito o sia addirittura rimasto ucciso nel raid aereo.
Il comunicato arriva da Baghdad, dalla "war media cell", portavoce dei ministeri degli Interni e della Difesa, ma pure delle Forze di mobilitazione popolare, gruppi paramilitari che affiancano l'esercito regolare nella lotta contro i jihadisti.
Il convoglio - si legge nel comunicato - si dirigeva verso Karabla, a cinque chilometri dal confine con la Siria, lungo l'Eufrate. Qui si sarebbe dovuto tenere un incontro con i vertici del sedicente Stato islamico, diversi dei quali sarebbero stati uccisi.
È comunque particolarmente difficile verificare la validità delle informazioni. Già nei mesi scorsi il leader dell'Isis è stato dato per morto o ferito diverse volte. Ad aprile la stampa aveva riportato voci sul ferimento di al-Baghdadi in un altro raid aereo. L'ultimo messaggio audio dell'auto-proclamato Califfo è stato diffuso dalla propaganda jihadista a maggio.
Fonti mediche sentite dalla Reuters e persone che
abitano nella zona dove il raid sarebbe avvenuto sostengono che al-Baghdadi "non fosse tra i leader dell'Isis rimasti uccisi". Se ciò significhi che è vivo, o più semplicemente che non si trovasse lì, al momento non è chiaro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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