L'uso e il possesso dell'atomica per fini bellici è immorale: parola di Papa Francesco, che dal Giappone ha lanciato un appello a quei Paesi che detengono tutt'ora il deterrente nucleare.
Non ha usato mezze misure il Pontefice, forte e risoluto nel sottolineare la sua posizione in merito allo spinoso tema dell'arma atomica: “L'ho già detto due anni fa. Con convinzione desidero ribadire che l'uso dell'energia atomica per fini di guerra è, oggi più che mai, un crimine, non solo contro l'uomo e la sua dignità, ma contro ogni possibilità di futuro nella nostra casa comune. L'uso dell'energia atomica per fini di guerra è immorale". Papa Francesco ha detto queste parole in occasione del suo discorso al memoriale della pace di Hiroshima, di fronte ai sopravvissuti dell'esplosione della bomba atomica che devastò la città giapponese nel 1945. “Saremo giudicati per questo. Le nuove generazioni si alzeranno come giudici della nostra disfatta se abbiamo parlato di pace ma non l'abbiamo realizzata con le nostre azioni tra i popoli della terra” ha poi aggiunto il Santo Padre.
L'appello di Papa Francesco
Papa Francesco ha ricordato le vittime del disastro atomico che colpì il Giappone al termine della Seconda Guerra Mondiale e rincuorato i superstiti, che “hanno sopportato nei propri corpi per molti anni le sofferenze più acute e, nelle loro menti, i germi della morte”. Le parole spese dal Pontefice sono ancora più profonde: “Qui di tanti uomini e donne, dei loro sogni e speranze, in mezzo a un bagliore di folgore e fuoco, non è rimasto altro che ombra e silenzio. Appena un istante, tutto venne divorato da un buco nero di distruzione e morte. Da quell'abisso di silenzio, ancora oggi si continua ad ascoltare il forte grido di coloro che non sono più”.
Alla luce di quanto rievocato e a nome delle vittime dei bombardamenti, il Papa ha sottolineato come sia necessario ripudiare la guerra, così come gli esperimenti atomici e il boato delle armi, cause di “tanta sofferenza”. Interessante notare come Bergoglio, a distanza di oltre mezzo secolo, abbia ripetuto parole simili a quelle pronunciate da papa Montini all'Angelus del 1965, in occasione del ventennale dello scoppio della bomba su Hiroshima.
Montini lanciò un appello, in gran parte ripreso oggi dall'attuale Pontefice: “Preghiamo che non mai il mondo debba vedere un giorno sventurato simile a quello di Hiroshima. Preghiamo affinché gli uomini non mettano mai più la loro fiducia, il loro calcolo, il loro prestigio in armi così nefaste e così disonoranti".
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