L'austerity colpisce l'Onu: stop party, ascensori e traduzioni

L'Onu potrebbe non essere in grado di pagare gli stipendi di novembre ai propri dipendenti. Sette i Paesi insolventi: Brasile, Argentina, Messico, Iran, Israele e Venezuela e Stati Uniti. Trump: "Guterres faccia pagare tutti"

L'austerity colpisce l'Onu: stop party, ascensori e traduzioni

L'austerity colpisce persino l'Onu. Come ha rivelato il segretario generale António Guterres, le Nazioni Unite in una "grave crisi finanziaria" e, secondo la Cbs News e il New York Times, potrebbero non essere in grado di pagare gli stipendi di novembre ai propri dipendenti.

Il problema di insolvenza sarebbe stato generato dai ritardi nei versamenti delle singole quote di una decina di Nazioni. E, pertanto, dal 10 ottobre sono entrate in vigore alcune restrizioni tese a realizzare una serie di significativi risparmi. Il piano di austerity dell'Onu prevede: il blocco delle assunzioni, limiti per i viaggi ufficiali e l'eliminazione dei party serali. Ma non solo. L'uso degli ascensori e delle scale mobili è consentito solo in casi del tutto eccezionali e la fontana all'ingresso del Palazzo di Vetro è stata chiusa. Anche il riscaldamento è entrato nel mirino della spending review e il suo uso è permesso solo per dieci ore (dalle 8 alle 18), mentre le traduzioni sono state ridotte per favorire un ulteriore risparmio che arriverà anche grazie al rinvio di alcuni beni non necessari.

A settembre solo il 70% dei contributi (-8% rispetto allo scorso anno) è stato versato nelle casse dell'Onu. La colpa si questo deficit è attribuibile a: Brasile, Argentina, Messico, Iran, Israele e Venezuela e Stati Uniti.

Donald Trump ha subito scritto un tweet rivolto a Guterres: "Quindi fai pagare tutti i Paesi membri, non solo gli Stati Uniti!". Il presidente Usa si èpiù volte lamentato dell'elevata cifra che il suo Paese versa alle Nazioni Unite, pari al 22% del budget ordinario e al 28% del bilancio per le operazioni di mantenimento della pace.

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