Il cancelliere austriaco Christian Kern ha annunciato che l’Austria adotterà un provvedimento per vietare alle donne musulmane austriache di indossare il niqab, ovvero il tradizionale velo integrale islamico che lascia scoperti solo gli occhi, negli spazi pubblici.
La misura, ha dichiarato il cancelliere austriaco, Kern, è stata pensata per “evitare che i 600mila musulmani residenti in Austria si sentano esclusi dalla società” e per rispettare i valori della "società aperta austriaca".
In realtà il nuovo programma di governo rappresenta il tentativo dell’esecutivo di grosse koalition, composto da socialdemocratici e popolari, di arginare la crescente popolarità dell’estrema destra dell’Fpö. Nonostante, infatti, il candidato del Partito della Libertà austriaco, Norbert Hofer, sia uscito sconfitto dalle presidenziali dello scorso dicembre, l'Fpö continua a crescere nei sondaggi e il suo leader Heinz-Christian Strache è sempre più popolare nel Paese. Per mettere un freno alla crescita del partito nazionalista, quindi, il socialdemocratico Kern ha deciso di spostare a destra il baricentro della sua azione di governo.
Tra i provvedimenti contenuti nel documento di 35 pagine approvato dall’esecutivo di Vienna, oltre al divieto di indossare il niqab in pubblico, già in vigore in Francia e in Belgio, ci sono, infatti, altri provvedimenti che si avvicinano al programma dell’ Fpö. Tra questi, alcune misure pensate per rafforzare la sicurezza nel Paese come l’obbligo di firma, per i migranti, di "un contratto di integrazione" e di "una dichiarazione di valori condivisi ed accettati”, pena l’espulsione dal Paese. Nel piano, compaiono anche misure in favore della diminuzione della pressione fiscale, restrizioni all'accesso al mercato del lavoro austriaco per gli stranieri, soprattutto quelli provenienti dall’Europa dell’Est, la creazione di 70.
000 posti di lavoro e il divieto generale per i dipendenti pubblici di indossare simboli religiosi. Il documento deve essere approvato dal Parlamento e verrà attuato, seocondo quanto ha annunciato il governo, entro i prossimi 18 mesi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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