Una domenica di combattimenti a sud di Tripoli, ma la capitale libica nella scorsa notte più volte si sveglia con il rumore causato dai diversi raid che colpiscono zone vicine anche il centro della città.
Diverse esplosioni coinvolgono soprattutto il sud del territorio di Tripoli nelle ore notturne tra sabato e domenica. A riferirlo sono testimoni oculari sui social, alcuni riportano anche i video in cui si distinguono nitidamente i bagliori causate da esplosioni non lontane dal centro della città.
“Sopra Tripoli per circa dieci minuti ho visto un aereo sorvolare il centro, poi dopo ha bombardato alcune aree a sud”, scrive un testimone su Twitter. Un’altra incursione viene segnalata intorno alla mezzanotte: anche in questo caso diverse esplosioni vengono udite anche in quartieri più vicini al centro della capitale.
Su France24 viene avanzata l’ipotesi che a colpire Tripoli siano anche dei droni, forse di fabbricazione emiratina: “Diversi abitanti segnalano da giorni attacchi con i droni – si legge – Anche se tale circostanza non viene confermata ufficialmente”. In effetti anche nel corso dell’ultima settimana girano voci su raid compiuti tramite droni emiratini dall’Lna, l’esercito guidato da Khalifa Haftar.
Da Bengasi non confermano, ma altre testimonianze circa l’uso dei droni vengono segnalate anche nelle ultime ore: in particolare, la tv libica Al Hurra parla di un attacco tramite un mezzo senza pilota addirittura nei pressi della base navale Busitta, la stessa che a Tripoli ospita gli uffici del governo guidato da Al Sarraj.
Di certo c’è che i bombardamenti su Tripoli aumentano di intensità, specialmente quelli attribuiti all’aviazione fedele a Khalifa Haftar. A confermarlo è lo stesso Ahmed Al Mismari, portavoce dell’Lna: “Abbiamo effettuato raid nell’area di Tripoli nelle scorse ore – dichiara il fedelissimo di Haftar, come riportato da AddressLibya – Questo ci sta consentendo di avanzare a sud della capitale”. Non viene confermato l’uso dei droni, così come Al Mismari smentisce presenza di aerei stranieri nelle azioni su Tripoli.
L’esercito comandato dal generale uomo forte della Cirenaica, secondo alcuni media libici starebbe avanzando in alcune aree comprese tra l’aeroporto ed i quartieri lungo la Second Ring Highway, la tangenziale più esterna di Tripoli. A tal proposito però non arrivano conferme dall’altra parte in conflitto, quella cioè formata dalle milizie fedeli al governo di Al Sarraj.
Nella capitale sono ore sempre più tese: i cittadini temono una nuova escalation del conflitto, sia via terra che tramite i bombardamenti. Per diverse ore risulta chiuso anche l’aeroporto di Mitiga, l’unico funzionante a Tripoli riaperto poi dopo che le autorità locali hanno ritenuto più sicura la situazione.
Intanto lungo la linea del fronte
principale, ferma a 20 km a sud del centro della capitale libica, si continua a combattere in maniera molto intensa: i media locali riferiscono di battaglie molto lunghe, che lasciano sul campo anche feriti da entrambe le parti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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