Arriva in un momento di forti divergenza tra Arabia Saudita e Iran la decisione di Teheran di bloccare i pellegrini intenzionati a partire per la Mecca, per portare a termine il pellegrinaggio dell'Umrah, il meno importante dei due previsti dall'islam.
La decisione delle autorità riguarda il viaggio che i fedeli possono compiere a prescindere dal momento dell'anno. Se infatti l'Hajj può avvenire soltanto nel mese di Dhu al-Hijjah, l'ultimo del calendario islamico, e fa parte degli obblighi che i musulmani sono tenuti a rispettare durante la propria vita, per l'Umrah non è prevista una tempistica precisa.
A Teheran hanno scelto di bloccare le partenza almeno fino a quando in Arabia Saudita non saranno garantite condizioni di sicurezza maggiori, dopo che centinaia di persone hanno perso la vita a settembre, in uno degli incidenti più gravi mai avvenuti alla Mecca. Un caso su cui ancora non è stata fatta pienamente luce. A dicembre l'Associated Press parlava di almeno 2400 vittime, ma il conteggio ufficiale diffuso da Riad è molto più basso, forse troppo.
Il portavoce del governo iraniano, Mohammad Bagher Nobakht, ha specificato che la misura decisa oggi riguarda quell'incidente di settembre, ma certo non aiuta una situazione in cui le differenze con Riad sono già importanti, dopo che il predicatore sciita Nimr al-Nimr è stato giustiziato e le ambasciate saudite in Iran attaccate.
Di oggi la notiza che il Kuwait, seguendo quanto già deciso da Emirati arabi Uniti, Bahrein e Sudan, ha ridotto le relazioni diplomatiche con l'Iran, come per prima
aveva fatto l'Arabia Saudita. Ieri da Riad avevano chiarito che per i pellegrini diretti a Mecca e Medina non ci sarebbero state complicazioni dovute all'escalation. Oggi lo stop lo hanno decretato a Teheran.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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