Londra disprezza Mosca: "Abbiamo scortato la nave della vergogna"

Il Segretario alla Difesa Fallon: "La Kuznetsov ha esteso la sofferenza del popolo siriano”. Mosca: "Spettacolo orchestrato per distogliere l’attenzione dei contribuenti dallo stato della Royal Navy".

Londra disprezza Mosca: "Abbiamo scortato la nave della vergogna"

“Abbiamo scortato la portaerei russa Admiral Kuznetsov, la nave della vergogna che ha esteso la sofferenza del popolo siriano”. Con queste parole il Segretario alla Difesa britannico Michael Fallon, ha commentato il passaggio della piccola flottiglia vicino le acque territoriali del Regno Unito dopo la conclusione delle operazioni in Siria.

La Kuznetsov, attualmente nel Mare del Nord, è in rotta verso la base di Severomorsk, dove è previsto che attraccherà il prossimo nove febbraio. E’ scortata dall’incrociatore lanciamissili pesante a propulsione nucleare Pyotr Veliky, ammiraglia della Flotta del Nord, dalla nave d'assalto anfibio Alexander Shabalin, dalla nave cisterna Lena e dal rimorchiatore Nikolay Chiker. Il Gruppo da Battaglia è scortato da almeno un sottomarino d’attacco russo.

La Royal Navy ha schierato la fregata St. Albans della classe Norfolk e la nave d’assalto anfibio Ocean, mentre diversi caccia Typhoon della Royal Air Force hanno sorvolato la flottiglia russa. Cinque le unità della Nato presenti. Il Portogallo ha inviato la fregata capofila della classe Bartolomeu Dias, mentre l’Olanda il pattugliatore Groningen della classe Holland. La Norvegia ha schierato la fregata Roald Amundsen della classe Fridtjof Nansen. La Germania, a supporto delle unità della Nato, ha inviato la nave cisterna Spessart. La Us Navy, infine, ha monitorato la portaerei russa Admiral Kuznetsov con un aereo da pattugliamento marittimo P-8A Poseidon, decollato dalla base di Rota, in Spagna. Mosca segnala un passaggio radente del Poseidon ad un'altitudine di 152 metri.

Questo il commento del Segretario alla Difesa britannico Michael Fallon:

“Abbiamo tenuto sotto stretta osservazione la Kuznetsov fin da quando è stata avvistata sulla costa meridionale dell'Inghilterra. Quella nave della vergogna ha soltanto protratto la sofferenza del popolo siriano. Non li abbiamo mai persi di vista durante il loro passaggio vicino le coste del Regno Unito, come parte del nostro impegno costante per mantenere la nostra nazione al sicuro”.

Toni più pacati quelli utilizzati dal Ministero della Difesa inglese:

“Rimanendo a rispettosa distanza, ma mantenendo le navi da guerra russe chiaramente visibili, i marinai della Royal Navy hanno sorvegliato ogni loro movimento così come avviene per tutte le unità che navigano vicino la Gran Bretagna. Quest’operazione ha dimostrato l'impegno della Royal Navy nel proteggere le nostre acque territoriali e la disponibilità ad entrare in azione con breve preavviso. La Royal Navy è pronta in ogni momento a proteggere le acque territoriali del Regno Unito”.

Poche ore fa, la replica del Ministero della Difesa russo, nelle parole del portavoce Igor Konashenkov:

“Quelle dichiarazioni e quello spettacolo messo in scena è stato orchestrato per distogliere l’attenzione dei contribuenti britannici dal reale stato della Royal Navy. Non c’era alcun motivo per scortare la Marina russa né di far sorvolare le nostre unità dai Typhoon durante il passaggio nello stretto di Dover. Le navi da guerra russe conoscono perfettamente la rotta e suggeriamo al Segretario Fallon di prestare maggiore attenzione ai veri bisogni alla Marina britannica, secondo quanto riferito dai suoi stessi media”.

In due mesi di operazioni in Siria, la Kuznetsov ha lanciato 420 sortite, 117 di notte, distruggendo 1252 obiettivi nemici identificati in Siria. Sia il vettore che il personale erano alla prima operazione a lungo termine lontano dalle proprie basi. Il Ministro della Difesa britannico per il servizio di scorta alla flottiglia russa ha stimato una spesa di 1,7 milioni di dollari. La cifra comprende sia il combustibile utilizzato che la manodopera necessaria per l'operazione.

La classe Queen Elizabeth

La Royal Navy gestisce una flotta di 77 navi. Attualmente, la Gran Bretagna non possiede alcuna portaerei: la HMS Illustrious è stata demolita nel 2014, tuttavia non dovrebbero esserci ritardi per la nuova classe Queen Elizabeth. Due le unita da 64 mila tonnellate previste: Queen Elizabeth e Prince of Wales. Le prove in mare per la HMS Queen Elizabeth inizieranno il prossimo maggio. La componente aerea sarà schierata entro il 2018, mentre il primo pattugliamento operativo avverrà nel 2020. 18 mesi più tardi entrerà in servizio anche la HMS Prince of Wales. Le unità della classe Queen Elizabeth sono lunghe 280 metri e potranno ospitare 36 F-35B più un gruppo di volo a rotore. Nelle intenzioni, la nuova componente imbarcata sulla Prince of Wales e sulla Queen Elizabeth, “garantirà una capacità offensiva su vettori seconda soltanto a quella degli Stati Uniti”.

Kuznetsov: sospese le attività di volo

In entrambi i passaggi nei pressi delle acque territoriali inglesi (il primo avvenuto lo scorso fine ottobre, l’ultimo poche ore fa), tutte le attività di volo della Kuznetsov sono state sospese. Così come avvenuto durante il primo viaggio verso la Siria, i Su-33 potrebbero riprendere le operazioni di volo al largo delle Isole Orcadi. Sebbene fosse scortata a distanza da sette unità della Nato, la Kuznetsov non si trovava all'interno di una zona di combattimento e navigava in acque internazionali. Chiaramente visibile la presenza standard CAP sul ponte di volo (non in posizione di lancio) in status no-ready. Quattro caccia della RAF (disarmati) e due elicotteri della Marina inglese, dai video e dalle foto diffuse dal Ministero della Difesa, hanno volato chiaramente all’interno del Carrier Control Area del vettore russo. Proprio i Typhoon FGR4 potrebbero aver monopolizzato l'attenzione, a copertura di un'analisi approfondita a distanza di sicurezza, effettuata da sistemi più performanti come il Sentinel R1.

La procedura standard per gli Stati Uniti è quella di scortare qualsiasi aeromobile che si avvicina, se non autorizzato, in prossimità delle navi della Marina militare.

Secondo procedura US Navy “tutti gli aerei che operano in prossimità di una nave della Marina statunitense, in particolare una portaerei, dovranno essere intercettati”.

Non accade spesso, ma si è verificato in passato per interazioni definite poco sicure e non professionali.

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