Londra, l'ex ministro va al reality show. Petizioni per fermarlo

Matt Hancock, ex ministro della Salute britannico, vuol diventare il volto politico della versione inglese dell'Isola dei Famosi. Infuriano le polemiche

Londra, l'ex ministro va al reality show. Petizioni per fermarlo

È stato il volto - prima autorevole, poi ridicolo - del governo Johnson in piena pandemia Covid. Costretto a dimettersi nel giugno 2021, dopo l'immagine pubblicata dal Sun in cui baciava la sua assistente in ufficio, infrangendo le regole di distanziamento da lui stesso imposte agli inglesi, oltre che il matrimonio con la moglie, chiuso dopo 15 anni per lo scandalo. Adesso, dopo essere rimasto fuori dagli incarichi di governo, Matt Hancock, 44 anni, ex ministro della Salute britannico, vuole diventare il volto politico della versione inglese dell'Isola dei Famosi, edizione 2023, nel tentativo di resuscitare la carriera o di crearsene una nuova. Ma la prospettiva di vederlo in televisione già da domenica 6 novembre, nel programma «I'm a Celebrity», impegnato nelle prove di sopravvivenza nella giungla dell'Australia, ha fatto infuriare non solo il partito Conservatore, che lo ha espulso dal gruppo a Westminster appena appresa la notizia, martedì.

L'idea di vederlo davanti alle telecamere nelle condizioni più estreme e imbarazzanti, ultimo fra i 12 concorrenti selezionati, ha indignato decine di migliaia di inglesi, soprattutto i parenti delle vittime uccise dal Covid, che in poche ore hanno raccolto oltre 100mila firme in diverse petizioni, chiedendo al network Itv di annullare l'invito al programma, fino a volerne le sue dimissioni da deputato oppure la sospensione dell'indennizzo parlamentare. «Disgustoso accendere la tv e vederlo sfilare come una barzelletta - spiega il gruppo Covid-19, Famiglie in lutto per la Giustizia - Se avesse un po' di rispetto per chi ha perso i propri cari, non mangerebbe insetti in tv». Più ironico, ma non meno sconcertato, Andy Drummond, vicepresidente dell'Associazione Conservatori in West Suffolk, seggio di Hannock: «Non vedo l'ora di vederlo mangiare il pene di un canguro».

Eppure l'ex ministro, già giunto in Australia, tira dritto per la sua strada, almeno per ora. Spiega di aver ceduto alla terza offerta e promette che continuerà a svolgere il lavoro di deputato anche dall'Australia: «Ho concordato con i produttori di poter essere contattato per questioni urgenti che riguardano gli elettori del mio seggio in qualsiasi momento». Avrà un permesso speciale per relazionarsi con il mondo esterno. Non potrà votare in Aula, pur continuando a incassare i soldi dei contribuenti, e c'è il rischio che finisca sotto inchiesta parlamentare per aver assunto l'incarico. Eppure Hancock difende la scelta della tv come palcoscenico non meno nobile del Parlamento: «Qualcuno pensa che abbia perso la testa - ha scritto al Sun per spiegare le sue ragioni - Ma i politici devono svegliarsi e abbracciare la cultura popolare. Il nostro lavoro è andare dove c'è la gente, non sederci sulle nostre torri d'avorio in Parlamento».

Dalla sua ha altri precedenti, tra cui l'ex ministra e aspirante premier Penny Mourdant, che prese parte in costume da bagno al reality «Splash».

Eppure, imbarazzato, il neo premier Rushi Sunak è costretto a intervenire tramite portavoce: «I deputati dovrebbero lavorare per la loro circoscrizione, nel proprio seggio o a casa, specie in un periodo di grandi sfide per il Paese». Intanto i tabloid svelano: l'ex assistente dello scandalo, Gina Coladangelo, è in partenza anche lei per l'Australia. Ascolti assicurati.

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