Istituire il reato di islam politico nel tentativo di proteggere il suo Stato da eventuali pericoli derivanti dal radicalismo religioso e dal terrorismo internazionale di matrice jihadista, questo l'obiettivo dichiarato dal cancelliere austriaco Sebastian Kurz.
Il pacchetto di riforme annunciato dal leader del Partito popolare arriva ad una settimana circa dall'attacco terroristico che ha colpito il cuore della capitale Vienna, con un bilancio complessivo di 5 morti e 23 feriti. Lo scopo delle misure previste, che dovrebbero essere adottate a partire dal prossimo mese di dicembre, è quello di contrastare ogni genere di estremismo, a partire da quello islamico. "Questa non è una lotta tra cristiani e musulmani o tra austriaci e migranti. Questa è una lotta tra le tante persone che credono nella pace e quelle poche che vogliono la guerra", ha twittato il cancelliere austriaco, introducendo alcuni punti cardine delle riforme.
In Austria, quindi, si verrà a delineare"il reato di 'Islam politico' per poter procedere contro coloro che non sono terroristi, ma che creano loro il terreno fertile", ha spiegato Sebastian Kurz. Sarà compresa in tali misure inoltre "un'estensione delle possibilità di chiudere luoghi di culto", laddove siano riscontrabili delle minacce o rischi di infiltrazioni, e l'introduzione di un vero e proprio registro degli imam diffusi nel paese, oltre che un forte inasprimento sulle leggi riguardanti le associazioni ed i simboli. Come annunciato ancora su Twitter, un aspetto fondamentale della lotta contro l'estremismo islamico sarà quello di adottare dei provvedimenti in grado di "prosciugare i flussi finanziari a sostegno del terrorismo".
Come rilanciato anche dai principali media nazionali, si parla poi della possibilità di introdurre una detenzione a vita, di revocare la cittadinanza austriaca ai condannati e di utilizzare lo strumento della sorveglianza elettronica dopo un eventuale rilascio. Con l'introduzione del reato di Islam politico, inoltre, sarà istituita una Procura anti terrorismo creata ad hoc.
"Finché non saranno de-radicalizzati e anche se avranno scontato la loro pena, creeremo la possibilità di rinchiudere queste persone per proteggere la popolazione", ha spiegato ai giornalisti lo stesso Sebastian Kurz.
"Per coloro che sono appena stati rilasciati, ci sarà la sorveglianza elettronica. Questa è una forte interferenza, ma a mio parere è un passo necessario per ridurre al minimo la minaccia per la nostra popolazione", ha concluso il cancelliere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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